Nazionali

Caro Franco, per essere franchi siamo un po’ delusi

Scritto da jpr

Il Galles sommerge l’Italia di Franco Smith: sotto la mischia niente e becchiamo 42-0

C’era grande curiosità e anche un po’ di fiducia per l’esordio al 6N della nazionale edizione Franco Smith, ma, purtroppo, il campo è stato franco quanto il nostro coach nel marcare nettamente la distanza che ci separa dalle squadre tier 1 con cui ci confrontiamo in questo torneo. Naturalmente si tratta solo della prima partita della nuova gestione ed è assolutamente prematuro dare giudizi, ma la delusione è difficile da nascondere nel vedere quanto le poche cose buone (che ci sono) siano soverchiate dalle tante negative. E soprattutto dalla netta inferiorità rispetto agli avversari. E si è visto tutto sin dall’inizio, perché i Dragoni di Wayne Pivac (molto migliore il suo esordio rispetto a quello del nostro CT) partono col piede a tavoletta sfidando la nostra linea di difesa che regge benino, ma comincia immediatamente con l’indisciplina. Così nel giro di 16’ mandiamo per 3 volte (3’, 10’ e 16’) Dan Biggar in piazzola e siamo subito sotto 9-0 in un match che almeno all’inizio ricalca l’andamento di quello dello scorso anno all’Olimpico. I punti al piede servono un po’ per demoralizzare i nostri e preparare i colpi pesanti che cominciano ad arrivare al 18’ grazie al metaman Josh Adams che già ai recenti mondiali aveva mostrato le sue grandi capacità di realizzatore. La meta arriva in prima fase da una touche grazie soprattutto a due belle accelerazioni di spin da parte di Parkes ed Halfpenny a liberare il micidiale 11 per la corsa in bandiera (14-0); sulla meta gli azzurri, oltretutto, debbono ringraziare l’arbitro Pearce che perdona a Tommy Allan un placcaggio pericoloso come si vede nella foto sopra. Padrone del campo il Galles comincia a rallentare  a giocare con meno ardore e più raziocinio, lasciandoci anche un po’ fare. In questa fase si vede anche qualcosa di buono per quanto subito abortito da parte della nostra linea arretrata in cui Canna ha buoni passaggi al largo nell’inusuale posizione di secondo play. Ma le nostre offensive hanno poca consistenza e dopo qualche discreto fraseggio si infrangono spesso contro l’abilità gallese nei punti d’incontro. Così i padroni di casa tornano ad insediarsi nei nostri 22 e dopo una serie di pazienti pick&go esauriscono le nostre difese a favore dell’ingresso al largo ancora di Josh Adams, servito in maniera efficace e spettacolare da Dan Biggar con un offload rovesciato in mezzo alle gambe: al 30’ è 21-0. Il finale di frazione vede finalmente l’iniziativa degli azzurri che però sprecano per ben due volte l’occasione di far male con la maul dentro i 5 metri avversari: prima ci fermano con un fallo e al secondo tentativo vincono il turnover. Un peccato perché forse a 5 metri dal goal si poteva provare l’unica cosa funzionante di giornata cioè la mischia chiusa che uscirà dal campo nettamente vincente.

Il secondo tempo inizia meglio: i gallesi sembrano un po’ addormentati e gli azzurri avanzano confortati dalla prova spettacolare della mischia chiusa. Al 46’ escono dal campo Lovotti e Zilocchi che hanno dominato i loro avversari ed entrano Fischetti e Riccioni: la musica non cambia, anzi, sale di volume perché ben supportati da capitan Bigi e dai retrorazzi dell’esplosivo Cannone i neo entrati fanno a pezzi la prima linea avversaria dando ai compagni possesso e territorio in buone quantità. Tutte buone cose che, però, vengono sprecate dalla nullità offensiva della squadra: più che qualche partenza buona di Minozzi e Bellini non si vede, le terze vincono collisioni, ma senza fare metri e tutto ristagna. E intanto il Galles attende, ci fa sfogare, stancare, esaurire in attesa di cogliere l’occasione. Che arriva al 60’ quando dopo un’azione piena di turnover Nick Tompkins prende palla, siede Minozzi con un cambio di passo da paura e vola a lato del palo: 28-0. L’Italia sembra un pugile appena rialzatosi dopo un conteggio a terra quando subisce un secondo KO con una meta di North pochi minuti dopo, ma Pearce si avvede di un knock on gallese (provocato da un fallo di Canna, e ci va bene un’altra volta) e con la collaborazione del TMO annulla la meta che avrebbe voluto dire bonus. La cosa, evidentemente, infastidisce George North che alla prima occasione, servito a pochi centimetri dalla meta dopo alcune poderose accelerazioni in pick&go viene letteralmente trascinato in try da Alun Wyn Jones al 76’ ottenendo il 35-0 ed il meritato bonus. La partita è finita e gli ultimi minuti che dovrebbero servire a noi per provare a togliere le ragnatele dal nostro tabellino servono invece per dare a Josh Adams la terza soddisfazione di giornata all’82’, la meta del pesantissimo 42-0.

Brutto davvero finire a 0 punti segnati e ancor più brutto vedere che nonostante l’ottimo comportamento della mischia chiusa e l’inattesa tenuta della touche, anche con due registi in campo non si vede uno straccio di manovra offensiva degna di questo nome. Le poche, pochissime cose buone in attacco si sono viste più grazie alle abilità individuali di giocatori come Minozzi, Bellini e Morisi che per una struttura di gioco sensata. Detto che la mischia è stata soverchiante su quella avversaria possiamo chiuderla lì, perché quando nel rugby domini la mischia e chiudi a 0 punti vuol dire che il resto non è incompiuto, ma nemmeno cominciato. Sul piano individuale da elogiare i 4 piloni e più ancora l’absolute beginner Niccolò Cannone, una vera forza della natura, una seconda linea come non ne vedevamo da tempo in azzurro. Velo pietoso sul resto, ma con la speranza che sotto il velo si apra un cantiere operoso. Il Galles di Pivac è una squadra che, pur dimezzata dagli infortuni, vincerà molto; magari non subito, ma nemmeno troppo in là. Se poi troverà delle prime linee di livello superiore potrebbe essere da podio mondiale. Grande piacere nel rivedere ad alto livello un vecchio campione come Halfpenny, da tempo frenato dagli infortuni.

Adesso al lavoro: settimana prossima si va a Parigi, coraggio e dimentichiamo il punteggio di oggi, soprattutto gli 0 punti segnati che sono davvero una cosa mortificante.

I TABELLINI

Cardiff – Millennium Stadium – 01/02/20

Primo turno 6 Nazioni 2020 – Galles-Italia 42-0

Marcatori: p.t. 3’ cp. Biggar (3-0); 10’ cp. Biggar (6-0); 15’ cp. Biggar (9-0); 18’ m. Adams (14-0); 30’ m. Adams tr. Biggar (21-0); s.t. 19’ m. Tompkins tr. Biggar (28-0); 36’ m. North tr. Halfpenny (35-0); 40’ m. Adams tr. Halfpenny (42-0)
Galles: Halfpenny; McNicholl (11’-21’ pt. Tompkins), North, Parkes (12’ st. Tompkins), Adams; Biggar (28’ st. Evans J.), Williams (20’ st. Webb); Faletau (12’ st. Moriarty), Tipuric, Wainwright; Jones A.W. (cap), Ball (15’ st. Hill); Lewis (20’ st. Brown), Owens (23’ st. Elias), Jones W.  (15’ st. Evans R.)
all. Pivac
Italia: Minozzi; Sarto L. (16’ st. Hayward), Morisi, Canna, Bellini; Allan, Braley (30’ st. Palazzani); Steyn, Negri (16’ st. Licata), Polledri; Cannone N. (30’ st.  Budd), Zanni (6’ st. Lazzaroni); Zilocchi (6’ st. Riccioni), Bigi (cap, 28’ st. Zani), Lovotti (6’ st. Fischetti)
all. Smith
arb. Pearce (Inghilterra)
Note: tetto del Principality Stadium chiuso, 68.582 spettatori. Debutto in Nazionale per Niccolò Cannone e Danilo Fischetti.
Calciatori: Biggar (Galles) 5/6; Halfpenny (Galles) 2/2
Guinness Player of the Match: Tipuric (Galles)

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jpr