Rugby World Cup 2015

Come si esce da queste semifinali?

semifinali
Scritto da Rugby.it

Si potrebbe banalmente rispondere alla domanda del titolo con l’ovvietà per cui due si sono qualificate per disputarsi il titolo e altre due dovranno accontentarsi della finalina per il terzo posto, ma, in realtà, qui ci si vuol chiedere soprattutto come le quattro arrivate fin qua si apprestino a vivere la settimana che porta allo showdown finale.

Partiamo dagli Allblacks, che escono da una semifinale durissima sia sul piano nervoso che su quello fisico contro gli Springboks. Probabilmente chi aveva assistito al quarto dei tuttineri contro la Francia ed aveva ammirato una perfetta macchina da rugby si aspettava che i campioni in carica avrebbero avuto vita più facile, ma l’importante era, comunque, l’obiettivo, non il modo. E’ un pò il pensiero della “leggenda” Jonah Lomu, secondo il quale: “Una vittoria di soli due punti è davvero too close, ma i ragazzi mi sono sembrati comunque in controllo della situazione. Nonostante un avvio traballante la loro esperienza li ha aiutati a raggiungere l’obiettivo. In realtà loro erano a loro agio, la scomodità era tutta di quelli che guardavano da fuori!“. Quindi, secondo Lomu, tutto ok e pensiero rivolto a sabato quando “ tutta la Nuova Zelanda sembrerà un paese fantasma!“.

semifinali

Gli Springboks escono sconfitti da una battaglia nella quale sono arrivati molto più vicini al traguardo di quanto molti si aspettassero. Coach Heineke Meyer è sicuramente concentrato sul match di venerdì per il terzo posto e non intende parlare d’altro, ma il suo lavoro è stato sicuramente apprezzato, visto che si vocifera che la federazione sudafricana sia pronta a sottoporgli un rinnovo dell’incarico per altri 4 anni.
pumas
Gli altri sconfitti delle semifinali, i Pumas argentini, hanno visto sfumare il sogno della finalissima e si apprestano a cercare di ripetere quello che sarebbe, comunque, il miglior risultato della loro storia, eguagliando il terzo posto di Francia 2007. L’apertura albiazul Nicolas Sanchez ammette di non aver ancora assorbito la sconfitta: “El nuestro sueño está muerto” dice con un certo grado di tragicità. Analizzando la sconfitta aggiunge “L’Australia ha giocato ad una velocità pazzesca che ci ha sorpreso all’inizio e ci ha messo sin da subito in una situazione di svantaggio, sia nel gioco che nel punteggio. Non eravamo abrasivi, nè stretti in difesa. Oggi il nostro sogno è morto: eravamo venuti per conquistare la finale ed ora dobbiamo prepararci ad una settimana dura perchè vogliamo concludere comunque su una nota alta.”
wallabies
Chi esce sicuramente rafforzato sono i Wallabies australiani; dall’inizio del torneo sono sicuramente il team che ha maggiormente scalato la classifica dei pronostici. Certo, ora coach Michael Cheika ha già iniziato il proprio mind-game in vista della finale sostenendo che i pronostico è per gli All Blacks, ma è difficile dimenticare l’impressione data dai suoi ragazzi in semifinale e nell’intero torneo. Soprattutto la prestazione del formidabile reparto di terza linea, composto da Fardy, Hooper e Pocock, è sembrato davvero formidabile, un’arma davvero difficile da disinnescare. Dice Cheika: “Loro sono i migliori del mondo, tanto che li abbiamo battuti una volta sola nelle ultime 10 partite. Dobbiamo migliorare tantissimo se vogliamo essere competitivi contro di loro. Ci focalizzeremo su due o tre cose al massimo cercando di migliorarle il più possibile.
E adesso via verso gli ultimi due appuntamenti: sarà una lunghissima settimana!
jpr

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