Rugby World Cup 2015

England: this is the end

this is england
Scritto da Rugby.it

England e World Cup: i bianchi mettono fine all’avventura Mondiale

Sembrava di sentirla aleggiare sulle tribune di Twickenham la voce di Jim Morrison intonare la struggente “The end”, mentre, a fine match, il coach (per quanto ancora?) inglese Stuart Lancaster abbandonava la sua postazione.

Non era mai successo prima e stavolta è successo, che la squadra della nazione ospitante la RWC abbandonasse la competizione addirittura nella fase a gironi. E non si trattava di una nazione qualunque, ma addirittura di quella che questo sport l’ha inventato! Ben difficilmente, però, i sudditi di Sua Maestà saranno lieti di questo particolare record. Se ne va dal mondiale l’Inghilterra di Stuart Lancaster, dopo una discreta vittoria contro Fiji, una cocente sconfitta contro il Galles ed una vera e propria lezione di rugby contro l’Australia. Doveva vincere, l’Inghilterra, per restare nel “suo” mondiale ed è scesa in campo tesa come una corda di violino per riuscirci. Già le prime battute del match, con alcuni incredibili errori di un giocatore sempre positivo come Mike Brown, davano l’idea di quale turbine si stesse agitando nelle menti dei bianchi. E c’è voluto poco per capire quale musica si sarebbe sentita in campo; dopo un assurdo errore di un opaco Folau, che si mangia la palla anzichè allargare per una meta certa, i Wallabies cominciano a mettere punti con la loro apertura Foley, ieri imprendibile per i bianchi. Gli aussies dominano ogni fase di gioco, compresa la tanto temuta mischia chiusa. Forti del “trattamento Ledesma” gli australi mettono sin da subito la mordacchia alla temuta chiusa bianca, che arriveranno più volte a sfidare ed umiliare nel corso del match.

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                                                                                     Mario Ledesma, artefice della mischia wallabi

La partita è saldamente nelle mani dei ragazzi di Cheika, che chiudono il primo tempo in vantaggio 17-3. Nel secondo tempo, sul 20-3, si assiste ad un tentativo di reazione dei padroni di casa, che si issano sino al 13-20, grazie ad una meta di Watson, frutto di placcaggi un pò leggeri degli aussies, e ad un piazzato di Farrell. Gli australiani, che, in realtà, non avevano mai perso il controllo del match, capiscono di dover chiudere la pratica e riprendono a premere, trovando un inconsulto aiuto proprio dall’autore dell’ultima marcatura inglese. Farrell si produce in un fallo insensato su Giteau senza palla e si becca un indiscutibile giallo. La partita si chiude qui, con i padroni di casa che si prendono altri 13 punti su cui meditare nel dopo gara. Finisce 33.13, gli australiani si preparano al match contro il Galles che deciderà il primo posto del girone della morte e gli inglesi si preparano al malinconico passo d’addio contro l’Uruguay.

I TABELLINI
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Brad Barritt, 11 Jonny May, 10 Owen Farrell, 9 Ben Youngs, 8 Ben Morgan, 7 Chris Robshaw (c), 6 Tom Wood, 5 Geoff Parling, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Tom Youngs, 1 Joe Marler
Riserve: 16 Rob Webber, 17 Mako Vunipola, 18 Kieran Brookes, 19 George Kruis, 20 Nick Easter, 21 Richard Wigglesworth, 22 George Ford, 23 Sam Burgess

Australia: 15 Israel Folau, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 Tevita Kuridrani, 12 Matt Giteau, 11 Rob Horne, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper, 6 Scott Fardy, 5 Rob Simmons, 4 Kane Douglas, 3 Sekope Kepu, 2 Stephen Moore (c), 1 Scott Sio.
Riserve: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 James Slipper, 18 Greg Holmes, 19 Dean Mumm, 20 Ben McCalman, 21 Nick Phipps, 22 Matt Toomua, 23 Kurtley Beale

Marcatori per l’Inghilterra
Mete: Watson (55)
Conversioni: Farrell (56)
Punizioni: Farrell (12, 64)

Marcatori per l’Australia
Mete: Foley (19, 35), Giteau (79)
Conversioni: Foley (20, 36, 80)
Punizioni: Foley (7, 49, 71)

jpr

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