Pro 14

Munster seppellisce delle Zebre troppo brutte per essere vere

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Scritto da Rugby.it

Munster – Zebre finisce in asfaltata. 49-5 senza storia e partita già chiusa alla mezz’ora.

Ed eccoci nuovamente, dopo tanti anni di Celtic League, a dover scrivere l’articolo che speriamo sempre di non scrivere più. Quello dell’imbarcata, della partitaccia dove i nostri paiono una squadra di una serie inferiore che va sul campo avversario a far fare agli altri un po’ di allenamento.

Insomma eccoci a dover commentare il cinquantello. E il verbo “dovere” in questo caso è… doveroso. Chi scrive al fischio di metà partita, con bonus Munster raggiunto e partita andata già alla mezz’ora, ha pensato di aprirsi quella bottiglia di Valtellina superiore acquistato in sconto 50% alla grande catena di supermercati C.

Non l’ha fatto, per spirito di dovere, si è bevuto una Coca Cola zero, perché nemmeno una piccola caloria in più invalidasse la percezione del secondo tempo.

Alla prima meta, ciao core

Le Zebre non partono malaccio, per lo meno se le partite durassero cinque minuti quella di oggi sarebbe stata una partita “alla pari”.

Poi però succede che i nostri, alla prima meta, inseriscano il mood “turista no Alpitour, hay hay hay hay”. Le teste si spengono, gli errori si accumulano in un Everest di imbarazzo dove soprattutto i tre quarti, che dovrebbero essere l’armonia, la dolcezza sinfonica degli archi dell’orchestra rugbystica, partono con uno spettacolo di imprecisioni, distrazioni, cui, inevitabilmente, segue la paura che crea ulteriori danni.

Come vanno le cose si capisce dall’errore iniziale di Canna che potrebbe essere un 3-0 zebrato. Il calcio è centrale e da breve distanza ma oggi Carletto più che il “patrimonio dell’umanità” di cui parlavamo recentemente, ci sembra Carletto principe dei mostri. Errori anche strani per lui che ci fanno capire che tra essere un giocatore molto promettente e il fuoriclasse che tutti speriamo che sarà ci passa ancora qualche gradino da scalare. Carletto oggi gli errori li fa: un calcio di ripartenza che finisce direttamente fuori e propizia la quarta o quinta meta (perdonateci, ma abbiamo perso il conto subito), uno stoppone preso in faccia, poca lucidità nel gioco tattico, un passaggio finale per Bisegni che era ad altezza stendino del primo piano del condominio. Come di errori ne fa Venditti (dopo un ottimo intercetto si perde a guardarsi dietro a sinistra e destra e viene raggiunto da chi dovrebbe essergli più lento, e poi fa pure avanti cadendo) che rispetto a settimana scorsa, dove in campo era stato ottimo, pare un pulcino disperso. Errori ne fanno anche Padovani, Bisegni che si mangia con in avanti una meta a tempo scaduto già fatta (complice un passaggio ricevuto non dei migliori). Della linea dei trequarti forse il più salvabile è Di Giulio.

28-0 alla fine del primo tempo, bonus raggiunto da Munster alla mezz’ora, partita finita e io ho sacrificato il Valtellina superiore.

Parte lo strazio del secondo tempo, le previsioni mentali danno come sicuro il punteggio del primo tempo raddoppiato. E infatti sarà quello che avviene.

Azione simbolo del disastro, già accennata: ripresa del gioco dopo una meta. Canna sparacchia fuori diretto. Loro corrono veloci e battono touche rapida da metà campo, noi addormentati a cercare le fragoline di campo nel prato, nuova meta loro, facile, troppo facile, veramente troppo facile. Una cosa del genere a questi livelli non può accadere. Una partita giocata con testa concentrata e senza quegli svarioni finirebbe con punteggi almeno accettabili. Perché un conto è essere meno forti, un conto è fare figuracce.

Note positive?

Il rientro di Furno, Festuccia che pare performante e quindi una buona soluzione come tallonatore, Meyer che fa una buona partita, Ruzza che è consistente come sempre. Ma a questa squadra oggi è mancato il fosforo. Non sappiamo se ci sia una dieta che possa reintrodurlo in breve tempo. Non sappiamo nemmeno se l’aria di Parma possa essere d’aiuto. Non ci resta che sperarlo. La speranza è la virtù dei deboli, diceva qualcuno, ma noi stasera lo siamo stati (deboli). Quindi, che dire, speriamo che cambi.

Tabellini

Munster: Simon Zebo; Darren Sweetnam, Keith Earls, Jaco Taute, Alex Wootton; Tyler Bleyendaal, Conor Murray; Dave Kilcoyne, Duncan Casey, Stephen Archer; Donnacha Ryan, Darren O’Shea; Billy Holland – capt., Tommy O’Donnell, CJ Stander.
A disposizione: Niall Scannell, James Cronin, John Ryan, Peter O’Mahony, Conor Oliver, Duncan Williams, Ian Keatley, Cian Bohane

Marcatori Munster
Mete: Sweetnam (2′), Murray (22′), Stander (28′, 78′), Zebo (31′), meta tecnica (52′), Archer (62′),
Conversioni: Bleyendaal (3′, 23′, 29′, 32′), Keatley (53′, 63′, 78′)

Zebre Rugby: Edoardo Padovani, Gabriele Di Giulio, Giulio Bisegni, Tommaso Castello, Giovanbattista Venditti, Carlo Canna, Guglielmo Palazzani, Federico Ruzza, Johan Meyer, Jacopo Sarto, Gideon Koegelenberg, Quintin Geldenhuys (c), Dario Chistolini, Tommaso D’Apice, Andrea Lovotti
A disposizione: Carlo Festuccia, Bruno Postiglioni, Guillermo Roan, Joshua Furno, Derick Minnie, Carlo Engelbrecht, Tommaso Boni, Lloyd Greeff

Marcatori Zebre Rugby
Mete: Di Giulio (71′)

joseph K.

Foto copy Stefano Del Frate (https://www.flickr.com/photos/stefanodelfrate/, http://www.stefanodelfrate.com/).

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