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Consensuale, ma è divorzio fra Lancaster e RFU

Lancaster
Scritto da Rugby.it

Stuart Lancaster fa le valige

Poteva solo finire così dopo il catastrofico esito della RWC giocata fra le mura amiche: l’aver conseguito lo storico record di essere stata la prima nazione organizzatrice a non accedere alla fase ad eliminazione diretta del mondiale è stato troppo per il rugby di coloro che hanno inventato il rugby. Dopo qualche settimana di vani tentennamenti cala dunque, com’era ovvio, il sipario nella maniera più ingloriosa sull’avventura di Stuart Lancaster alla guida della nazionale della rosa. Un comunicato della RFU ha annunciato che è stato raggiunto un accordo consensuale con l’ormai ex coach (che solo l’anno scorso aveva firmato un rinnovo del contratto fino al 2020), che ha così rimesso il suo incarico alla federazione. Lancaster aveva assunto la guida tecnica della nazionale inglese dopo la RWC del 2011, succedendo alla leggenda Martin Johnson, e la sua avventura alla guida dei bianchi è stata caratterizzata, occorre dirlo, da una serie davvero rimarchevole di mancati successi. Prima dell’ignominiosa eliminazione nella recente RWC, infatti, non si possono dimenticare i quattro brucianti secondi posti nel torneo delle 6 Nazioni, che ancora scottano nella memoria dei fans inglesi.

Parlando alla stampa Lancaster ha detto: “Sono ovviamente molto addolorato per come abbiamo finito la nostra RWC e per le dimissioni che ho ritenuto di dare. Ma era giusto che mi assumessi le mie responsabilità in questo fallimento. Tuttavia sono comunque orgoglioso della crescita di questa squadra negli ultimi anni e so che abbiamo gettato solide basi per una proficua crescita nel prossimo futuro. Abbiamo anche giocato un buon rugby a tratti, ma, forse, è mancata l’esperienza di un gruppo giovane, che, però, potrà essere prontissimo per il 2019. Voglio comunque ringraziare tutti i giocatori, i tecnici ed i dirigenti che in questi anni mi sono stati di grande aiuto, ma, più di tutti, vorrei ringraziare tutti i tifosi inglesi che ci hanno supportato in questi anni“.

rwc

Per parte sua Ian Ritchie, direttore esecutivo della RFU, ha voluto dire: ” L’esito della RWC è stato molto deludente per tutti noi. Stuart è stato pienamente coinvolto nell’analisi di quanto accaduto e le decisioni prese sono state assolutamente consensuali. Voglio comunque ringraziarlo per il lavoro che ha svolto“.
Ora si apre la ricerca del tecnico che dovrà assumere il ruolo di head coach della nazionale della rosa, soprattutto in vista del prossimo importante impegno, cioè il torneo delle 6 Nazioni. Non si esclude la possibilità che possa trattarsi di un non inglese; in queste ore girano tantissimi nomi, da quello di Michael Cheika a quello di Wayne Smith o di Conor O’Shea, ma anche quelli di Eddie Jones o Jake White. Ma forse è troppo presto; certo il tempo da perdere non è molto.

 
jpr

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