News

The Good & The Bad

Italia rugby femminile
Scritto da Rugby.it

Accendiamo i motori, la Celtic-roman-south african league sta partendo. Sarà bella? Sarà un caos di spostamenti? Attirerà attenzione oltre che qualche danaro in più? Non lo sappiamo, vedremo.

The Good

Le azzurre. Settimana scorsa avevamo scritto che forse al gioco azzurro (in rosa) mancava un po’ di modernità, che per certi aspetti sembrava datato. Siamo stati felici di essere smentiti dalle due belle prestazioni nelle finaline del nono posto mondiale che hanno visto le azzurre vincere in modo convincente contro Giappone e Spagna, due prestazioni a larghi tratti molto bello anche tecnicamente e sul piano del gioco. Ci sono state partite maiuscole di giocatrici come Sillari, Bettoni, ma sarebbe ingiusto non citare in generale una squadra nella sua interezza, ragazze che praticano sano rugby amatoriale, che sono madri e lavoratrici e che ci hanno messo in modo meraviglioso il cuore.

La sensazione è che forse con un poco più di preparazione ad hoc si poteva arrivare anche più in alto, la distanza con Usa non è stata così alta e loro sono arrivate alle finali… Ora un cambio generazionale che dirà addio alle varie Gaudino, Zangirolami, Furlan, Este e tante altre. Speriamo che dietro ci sia una nuova generazione di campionesse.

The bad

Treviso. Perde il derby prestagionale con le Zebre. In casa. In teoria avendo una squadra molto meglio attrezzata in ogni parte del campo. Purtroppo non è un bel segnale, ogni anno dalla Marca arrivano speranze di miglioramenti che poi difficilmente si vedono in campo, speranze dettate anche da cambiamenti importanti in rosa (uno come Banks dovrebbe fare la differenza, ad esempio) e nello staff (uno come Atkinson dovrebbe egualmente fare la differenza). Speriamo si tratti solo del fisiologico imballamento estivo. Perché ci servono Leoni aggressivi e pronti.

Non siamo ancora partiti e la lista infortuni è lunghissima

I campionati praticamente non sono ancora partiti. Nel rugby. si sa, l’infortunio è purtroppo sempre da tenere in conto. Ma gli infortuni di Gega e Campagnaro potrebbero significare stagione finita. E non è una bella notizia. Abbiamo anche un po’ da richiedere indietro in termini di fortuna al signor destino. Vedremo se al Sei Nazioni dovremo stare a contare i sopravvissuti, sperando che almeno certe situazioni ambientali si risolvano (vedi dopo).

E alla fine il lasciapassare arrivò

Padovani il lasciapassare l’ha avuto. Sembra dalle vecchie Zebre, contraria (si dice – che noia sempre i si dice ma non avendo notizie ufficiali… – la Fir). Ora potrà giocare in campionato, così come ha già fatto l’ex compagno Baker, così come faranno Gedeone e Dries. Due perdite enormi, queste ultime due, anche per l’azzurra maglia. Mille volte abbiamo detto che la gestione di tutto l’affaire zebre, dei molti protagonisti intervenuti, è stata pessima. Ora, per finire un Good&bad nel segno della parola speranza, speriamo che la nuova stagione segni un vero avvio di nuovo corso…

Foto: Facebook Fir.

Informazioni sull'autore

Rugby.it