Haka e Sipi Tau, è il turno di Nuova Zelanda e Tonga
Questa sera il St. James Park di Newcastle vedrà una singolare sfida prima dell’incontro fra Nuova Zelanda e Tonga: a fronteggiarsi la “Haka” degli All Blacks e la “Sipi Tau” dei Tongani.
E’ la terza volta che questa “sfida culturale” avviene nell’ambito di una coppa del mondo, una sfida che va oltre lo sport per affondare nelle radici dei popoli dei due paesi.
La “Haka” è la danza tipica del popolo Maori, spesso ritenuta erroneamente solo una danza di guerra. In realtà, come spiega l’antropologo Alan Armstrong: “E’ una composizione suonata con molti strumenti. Mani, piedi, gambe, corpo, voce, lingua, occhi… tutti giocano la loro parte nel portare insieme a compimento la sfida, il benvenuto, l’esultanza, o il disprezzo contenuti nelle parole. È disciplinata, eppure emozionale. Più di ogni altro aspetto della cultura Māori, questa complessa danza è l’espressione della passione, del vigore e dell’identità della razza. È, al suo meglio, un messaggio dell’anima espresso attraverso le parole e gli atteggiamenti“. E’, quindi, più la manifestazione dell’essenza di un popolo che non un atto intimidatorio o di guerra. Dice, infatti, Justin Marshall a proposito del suo modo di intendere la Haka “E’ una cosa che riguarda più noi, e il nostro senso di comunità che non gli avversari“. Gli elementi di base della Haka sono, comunque, il Pukana, cioè gli occhi dilatati e il Whetero, cioè la protrusione della lingua, vero gesto di sfida.
La Sipi Tau è una forma di Kailao, cioè la tipica danza di guerra di Tonga. Diversamente dalla Haka, che ha testi e forme codificati, è una danza molto più “anarchica” ed adattabile alle circostanze; le parole si cambiano spesso, tenendo fisso solo lo spirito guerriero e la richiesta rivolta a Dio di proteggere il proprio retaggio nella terra natia per chi non dovesse tornare dalla battaglia. Dice Siale Piutau, fratello di Charles Piutau (utility back degli AB’s: i due potrebbero trovarsi one on one stasera!): ” La Sipi ti gasa, pompando aria nei polmoni; ti focalizza sul tuo avversario e ti carica di emozioni. Per noi è così importante che sapere come uscirne è la chiave della nostra prestazione“.
Come detto, uno scontro culturale ancor prima che sportivo.
jpr