Le Zebre concedono la parte centrale del match agli ospiti, si lanciano al galoppo quando ormai è troppo tardi:
Premesse:
Gli uomini di Guidi cercano di battere per la prima volta gli Scarlets, incontrandoli però in un ottimo stato di forma.
I gallesi sono una delle squadre più in salute del Pro12 avendo vinto le ultime sei partite disputate.
La parentesi internazionale è conclusa, le due squadre possono quindi riabbracciare i loro migliori giocatori. Finestra di Test Match che, se sommata al rinvio della sfida di settimana scorsa in Irlanda, vede la franchigia italiana non giocare una partita da un mese.
I padroni di casa vengono guidati in campo dal capitano Geldenhuys, fresco ritirato dalla nazionale italiana, che continuerà con la franchigia di Parma nel segno del passaggio di consegne ai giovani avanti bianconeri.
Cambio dell’ultimo minuto: Van Schalkwyk costretto alla rinuncia, al suo posto Ruzza passa dalla seconda linea a numero 8 con Bernabò nel motore.
Primo tempo:
4′. Partenza sprint di Scarlets che vengono però arginati bene da un turnover di Minnie.
Le Zebre guadagnano inerzia, un ottimo multifase e un grande impatto di Ruzza e Meyer permettono a Canna la piattaforma ottimale per il tentativo di drop. Canna non sbaglia e Zebre avanti di 3 al minuto 4.
Scarlets attaccano furiosamente e costringono le Zebre a subire l’impatto. Ma le Zebre non si scompongono e Tommy Castello mette in mostra un pezzo del suo repertorio quando al 10′ guadagna un turnover e interrompe il lungo possesso gallese.
13′. E’ il buon possesso delle Zebre che scopre alcune sbavature nel sistema difensivo gallese. Con l’acqua alla gola, sui 22, gli Scarlets franano in raggruppamento nel tentativo di riguadagnare il possesso: fallo e Canna che non sbaglia aggiungendo 3 punti al tabellino.
14′. Ma è al restart che le Zebre mostrano i vecchi e mai dimenticati vizi inconcepibili a questi livelli: palla recuperata, Minnie isolato e derubato dell’ovale che, in mano a Jonathan Evans, finisce schiacciato in area di meta. Sforzi quindi vanificati, gallesi in vantaggio 6 a 7.
20′ Ma le Zebre non subiscono, tornano furiose in attacco. Touche rubata da Ruzza agli ospiti, di nuovo Canna che trova il drop e riporta davanti ai suoi, 9 a 7.
34′ Shingler va a marcare all’ala. Buon attacco di Scarlets che assorbe nella zona centrarle i difensori bianconeri per poi allargare, fissando bene i rispettivi avversari, e trovare la terza linea libera di segnare i 5 punti. Patchell trasforma e punteggio sul 9 a 14.
40′. Scarlets ha pienamente il controllo del match. Si installa nei 22 zebrati e da touche sul lato sinistro vanno ad allargare il gioco, dopo poche fasi, fino a trovare DTH Van Der Merwe che marca. Patchell aggiunge 2 punti e porta il punteggio sul 9 a 21.
Secondo tempo:
41′. Scarlets parte in avanti, con i padroni di casa che cominciano a mostrare l’indisciplina. Touche gallese a 5 metri, maul ben difesa dai parmensi che però cedono di schianto a 1 metro dalla meta. Maul ingiocabile e cambio di possesso.
45′. Buco clamoroso tra Geldenhuys e Canna preso da Jonathan Davies che scarica su Aled Thomas. L’estremo ha gioco facile, placcato in ritardo marca meta. Patchell non centra i pali, 9 a 26.
50′. Seconda meta di Evans. Da gioco rotto il mediano gallese recupera un pallone smanacciato e vagante a metà campo, si invola sotto i pali e marca. Patchell trasforma, 9 a 31.
63′. Reazione d’orgoglio delle Zebre che con un paio di penetrazioni di D’Apice e Canna riescono con un ottimo passaggio di Padovani a servire Ruzza che finta lo scarico a Boni e, subendo un placcaggio al collo, marca alla bandierina. Canna trasforma, 16 a 31.
70′. Canna assorbe il diretto avversario a metà campo, serve Padovani che con un’ottima corsa si libera del difensore e mette i suoi sul piede avanzante. Ottimo multifase con gli avanti che penetrano nelle zone centrali consentendo a Venditti di ricevere da Boni e involarsi sul lato sinistro in meta. Canna sbaglia la trasformazione. 21 a 31.
80′. Calcio di punizione di Canna. L’apertura centra i pali e permette ai suoi di conquistare il punto di bonus difensivo, una piccola consolazione per i parmensi. Risultato finale 24 a 31.
Commento:
I gallesi si sono dimostrati in grado di modulare perfettamente lo sforzo. Nella prima fase hanno limitato il più possibile i padroni di casa subendo i drop di Canna mentre, nel finale di prima frazione, hanno accelerato intensificando l’impatto fisico e il gioco alla mano, scavando un solco abbastanza importante già al 40′. Forse Zebre un po’ frettolose nella scelta del drop dopo poche fasi, si poteva forse cercare la marcatura grossa già nel primo tempo. Canna ha alternato ottime scelte ed esecuzioni individuali ma è troppo frettoloso nel provare il calcio tattico, spesso poco efficace o addirittura inutile.
Nel secondo tempo i gallesi riprendono da dove hanno finito e dilagano, assicurandosi la partita sul 31 a 9, ormai apparentemente padroni del campo. Forse un pizzico di sicurezza di troppo, l’ingresso di Padovani e Palazzani e l’orgoglio ritrovato dei padroni di casa stavano per cambiare faccia all’incontro: verso il 60esimo minuto, quando ormai il risultato pareva acquisito, la meta di ottima fattura di Ruzza ridà coraggio ai padroni di casa che ci credono, mettono in campo voglia e grinta, rientrano in partita con le meta di Venditti ma è troppo tardi.
E’ grande la differenza di maturità tra le due squadre: i vincitori gallesi pienamente consapevoli della direzione della partita sanno, in maniera fredda e calcolata, come e quando accelerare e colpire, come e quando assorbire il colpo. La giovane squadra italiana è invece umorale e irrazionale, si scoraggia e deprime quando l’avversario è superiore, si esalta ed è straripante quando tardivamente l’orgoglio e la voglia di combattere tornano a galla, consci che non ci sia più nulla da perdere.
Servirebbe una maggiore tranquillità e freddezza nelle fasi centrali della partita, evitare i naufragi (mentali e di punteggio) durante l’arco degli 80 minuti dovrebbe essere l’obiettivo numero uno di coach Guidi.
Per chi scrive, i migliori in campo bianconeri sono stati Ruzza, Castello e Padovani.
La giovane terza linea convince ogni partita di più: oggi sempre coraggioso e volenteroso nel portare avanti l’ovale e autore di una bella e meritata meta. Importantissimo in touche, vista l’assenza di Van Schalkwyk, continuasse a crescere in questo modo diventerà un ottimo giocatore.
Castello devastante in attacco, un martello nell’impatto fisico, peccato si possa mettere in mostra solo quando l’inerzia della squadra è favorevole.
Padovani, entrato in campo solo a partita quasi irrecuperabile, si è distinto per l’ottimo assist a Ruzza e altri due passaggi di lungo raggio davvero di ottima tecnica. Con due corse importanti, che hanno messo sul piede avanzanti la sua squadra, Padovani ha impresso una sferzata importante che è stata fondamentale nel tentativo di rimonta delle Zebre.
Tabellino:
Zebre Rugby: Dion Berryman, Mattia Bellini, Tommaso Boni, Tommaso Castello, Giovanbattista Venditti, Carlo Canna, Marcello Violi, Andries Van Schalkwyk, Johan Meyer, Derick Minnie, Federico Ruzza, Quintin Geldenhuys (c), Dario Chistolini, Tommaso D’Apice, Bruno Postiglioni
A disposizione: Carlo Festuccia, Andrea De Marchi, Guillermo Roan, Gideon Koegelenberg, Valerio Bernabò, Guglielmo Palazzani, Matteo Pratichetti, Edoardo Padovani
Marcatori:
Mete: Federico Ruzza (63), Giovanbattista Venditti (70)
Conversioni: Carlo Canna (63)
Punizioni: Carlo Canna (12), Carlo Canna (80)
Drop: Carlo Canna (3),Carlo Canna (20)
Llanelli Scarlets: Aled Thomas, DTH van der Merwe, Jonathan Davies, Hadleigh Parkes (c), Steff Evans, Rhys Patchell, Jonathan Evans, Wyn Jones, Ryan Elias, Werner Kruger, Tadhg Beirne, Tom Price, Aaron Shingler, James Davies, Will Boyde
A disposizione: Emyr Phillips, Rob Evans, Samson Lee, Jake Ball, Josh Macleod, Gareth Davies, Dan Jones, Gareth Owen
Marcatori:
Mete: Jonathan Evans (12), Aaron Shingler (33), DTH Van Der Merwe (38), Aled Thomas (45), Jonathan Evans (50)
Conversioni: Rhys Patchell (13), Rhys Patchell (34), Rhys Patchell (40)
Hap