Era sicuramente il match più atteso del primo turno e l’attesa non è stata vana
AB’s-Pumas è stata, senza dubbio, la partita più bella e tecnicamente interessante vista sino ad ora nella rassegna mondiale. Davanti ad un pubblico record (89.019 spettatori a Twickenham) i campioni in carica hanno vinto, pur senza conseguire l’extra-point, ma gli argentini hanno entusiasmato. Già all’esecuzione degli inni si capisce come sarà lo scontro: emozionati, coinvolti e coinvolgenti gli argentini; autorevoli e saldi come rocce i tutti neri, di nome e di fatto, in un elegantissimo total-black senza svolazzi cromatici. La haka è la tradizionale “Ka-mate”, ma con un effetto coreografico nuovo e particolare: una formazione a “punta di lancia” con il proprio capitano Richie McCaw davanti a tutti. Una vera dichiarazione di intenti minacciosi. I tutti neri, in effetti, ci provano ad essere minacciosi, ma, dall’altra parte, trovano una squadra argentina con un atteggiamento mentale straordinario. La difesa dei ragazzi di Hourcade è semplicemente eccezionale, asfissiante; i campioni sembrano sempre come aggrediti da uno sciame di vespe inferocite, che non lasciano respiro e pensiero. Forse confusi da una simile opposizione i campioni in carica finiscono per pagare sul piano della disciplina e meritare due gialli consecutivi al capitano (lungamente ed ingenerosamente fischiato) e al centro Conrad Smith, giocatore di solito composto ed imperturbabile. La prima frazione si conclude sul 12-13, con i neri a segno 4 volte dalla piazzola e i Pumas due volte al piede oltre ad una meta della seconda linea Petti.
La seconda frazione inizia sulla falsariga della prima, con gli AB’s ad attaccare ed i Pumas a difendere con un’aggressività semplicemente da standing ovation. L’equilibrio si spezza, come quasi sempre avviene nei match fra un avversario più forte ed uno più debole, intorno al 60’, quando gli argentini calano in intensità difensiva, seppur di poco. Nel frattempo era entrato SBW che porta dalla panchina una voglia ed un’inventiva che sino ad allora aveva un po’ latitato. Va in meta Aaron Smith, al termine di una pregevole azione personale, seguito da Sam Cane, il futuro McCaw. Da lì alla fine gli argentini continuano a lottare ammirevolmente, ma non riescono a portare a casa un punto di bonus che avrebbero sicuramente meritato. Finisce 26-16 per i tutti neri.
Negli AB’s da menzionare la prova di SBW, che ha fatto cambiare marcia ai suoi, mentre un applauso corale va ai Pumas, fra i quali spiccano il capitano Creevy e la splendida cabina di regia a tre formata da Tomas Cubelli, Nicolas Sanchez ed il mago Hernandez, straordinario nel ruolo di “secondo distributore”.
Gli AB’s sono forti come si sapeva, e forse cresceranno ulteriormente in una competizione lunga, nella quale il top della condizione dovrà arrivare più avanti.
I Pumas: semplicemente strepitosi e ammirevoli, con, di più, la capacità di non eccedere nell’indisciplina nonostante la foga difensiva. Ma che partita!
Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Santiago Cordero, 13 Marcelo Bosch, 12 Juan Martin Hernandez, 11 Juan Imhoff, 10 Nicolas Sanchez, 9 Tomas Cubelli, 8 Leonardo Senatore, 7 Juan Martin Fernandez Lobbe, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Tetaz Caparro, 2 Augustin Creevy (cap.), 1 Marcos Ayerza
Riserve: 16 Julian Montoya, 17 Lucas Noguera, 18 Ramiro Herrera, 19 Mariano Galarza, 20 Juan Manuel Leguizamon, 21 Martin Landajo, 22 Jeronimo De La Fuente, 23 Lucas Gonzalez Amorosino
Nuova Zelanda: 15 Ben Smith, 14 Nehe Milner-Skudder, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Julian Savea, 10 Dan Carter, 9 Aaron Smith,8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (c), 6 Jerome Kaino, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick,3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Tony Woodcock
Riserve: 16 Keven Mealamu, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Victor Vito, 20 Sam Cane, 21 TJ Perenara, 22 Beauden Barrett, 23 Sonny Bill Williams
Marcatori per l’Argentina
Mete: Petti (21)
Conversioni: Sanchez (22)
Punizioni: Sanchez (30, 38, 42)
Marcatori per la Nuova Zelanda
Mete: Aaron Smith (57), Cane (66)
Conversioni: Dan Carter (58, 67)
Punizioni: Dan Carter (4, 10, 19, 40)