News

L’Italia insegue la Scozia, ma non la prende mai

Scritto da Rugby.it

La Scozia passa all’Olimpico e ci lascia indietro

E’ stato un lungo, estenuante e infruttuoso inseguimento quello del segugio italiano alla lepre scozzese: è iniziato dopo 10’ e non si è mai concretizzato. Finisce nel modo peggiore, con un punteggio che dopo essersi ristretto si allarga gonfiato dalla delusione e dallo scoramento che, more solito, fa si che gli ultimi minuti delle partite che gli azzurri perdono siano sempre caratterizzati da una caduta verticale di attenzione e applicazione. Bisognerà, prima o poi, cercare di intervenire anche su questo, perché sconfitte che potrebbero essere “normali” finiscono per diventare umilianti e i tanti punti presi in più del necessario sono altrettanti quintali di piombo sulle spalle già piegate dalla mancanza di risultati. Ma si è perso, comunque, nel modo peggiore, con una prestazione ben al di sotto di quelle dei precedenti turni, peggiore anche di quella contro gli inglesi. Già alla partenza il gioco azzurro sembra confuso e approssimativo: passaggi sempre troppo bassi o troppo alti o troppo sparati, sostegni non intempestivi, ma spesso inefficaci, tanto da richiedere la presenza di 3-4 uomini per ripulire anche solo 1-2 avversari. Al 7’ arriva un calcio di punizione per un tenuto scozzese e Haimona (che salverà una prestazione mediocre solo grazie alla precisione nei calci) è bravo a centrare i pali da posizione difficile: 3-0. Il vantaggio non da comunque l’idea di una squadra padrona della situazione: le fasi statiche traballano terribilmente e il possesso scozzese è sempre avanzante. Al 10’ gli Highlanders imperversano nei nostri 22 e Gori esce dalla linea per uno sciagurato tentativo di intercetto per il quale non c’erano né i presupposti, né la copertura. Così Hogg penetra e, sul placcaggio di Haimona, da terra si esibisce in un perfetto riciclo per l’accorrente Barclay che penetra come una terza linea nel nulla; Laidlaw trasforma e siamo sotto 3-7. E’ una botta terribile (quando prendiamo meta la cosa più facile che possa accadere è prenderne subito un’altra e così al 16’ un multifase velocissimo dei blu ci costringe al fallo; gli scozzesi giocano il vantaggio e Russell buca la nostra difesa per poi servire J. Gray che raddoppia il buco e fa viaggiare la palla finchè Hardie arriva a tuffarsi in bandiera; da posizione difficile Laidlaw è precisissimo e sigla il 3-14. Le due sberle prese non svegliano gli azzurri che continuano a pasticciare i propri possessi e ad essere indisciplinati su quelli altrui; al 26’ Laidlaw sfrutta un inutile fallo del pessimo Gori in ruck e allunga ancora sul 3-17. Dopo 3’, finalmente, si vede anche l’Italia: il multifase è insistito, anche se non lucidissimo, ma un paio di fiammate di Campagnaro che sfonda sulla destra e poi di Garcia quando gli arriva la palla dall’altra parte mettono Odiete nelle condizioni di eseguire un buon loop e mandare Ghiraldini in meta. Da posizione assai difficile Haimona è bravo a trasformare e accorciamo sotto break 10-17. Allo scadere un fallo della mischia dell’Italia manda nuovamente Laidlaw a piazzare, ma, da posizione difficilissima, il capitano scozzese fallisce e si va negli spogliatoi.
Nonostante la conclusione della frazione su una nota alta la sensazione è piuttosto negativa: l’Italia sembra inferiore in tutto: la mischia è deficitaria soprattutto in Cittadini, messo in croce da Dickinson e innervosito oltre modo, le touche vengono quasi sempre sporcate quando non rubate ed il possesso è sempre precario, tranne quando, troppo spesso, Haimona fa giocare la squadra ben dietro la linea del vantaggio. Di contro l’atteggiamento difensivo sembra eccessivamente attendista: non saliamo mai, il che spiega anche come la scriteriata, solitaria salita di Gori in occasione della prima meta sia stata tanto dannosa.
Al rientro in campo si mette subito male: dopo 5’ di confusione e null’altro, l’ennesimo avanti regala una mischia agli scozzesi; Cittadini viene travolto ancora una volta da Dickinson e Laidlaw non si fa pregare per portare i suoi sul 10-20. E qui, finalmente, cominciamo almeno ad inseguire con un po’ di convinzione i nostri avversari. Al 49’ una insistita azione azzurra nei 22 scozzesi non trova sbocchi nella munita difesa ospite, che però ricorre ad una serie di falli; da posizione centrale Haimona mette la palla del 13-20 riportandoci sotto break. Dura poco, perché al 53’ l’ennesima mischia in sofferenza costringe Parisse a partire con pochissimo spazio davanti e finire nella selva dei grillitalpa blu: fallo di tenuto che il solito Laidlaw capitalizza da posizione difficile riallungando: 13-23. Siamo terribilmente fallosi anche al 58’ quando andiamo a contendere una palla in ruck sdraiati per terra: fallo semplicemente stupido che Peyper punisce consegnando a Laidlaw la palla del 13-26. Finalmente cominciamo a giocare anche noi in questo secondo tempo e iniziamo una fase decisamente più attiva e tutta sulle spalle di Parisse e Campagnaro, gli unici due che provano a fare qualcosa. Al 61’ Peyper spedisce in sin bin Russell colpevole di un fallo professionale a pochi metri dalla linea di meta; sfruttiamo il fallo per andare in touche e, sfaldata la maul, partiamo con una serie di pick&go che Fuser riesce a concludere oltre la linea di meta; dopo un po’ di incertezza il TMO convalida e Haimona trasforma per il 20-26. Potrebbe essere l’inizio dell’ultimo decisivo assalto perché abbiamo ancora 8’ di superiorità da sfruttare, ma la fiammata era, evidentemente, di paglia. Al 65’ Zanni fa l’ennesimo inutile fallo di questa sconclusionata partita azzurra e Laidlaw, da lontanissimo, ringrazia e riallunga sul 20-29, oltre break e oltre i sogni degli azzurri. Abbiamo tempo per un ultimo confuso tentativo nei loro 22 ancora in superiorità e proviamo coi soliti pick&go senza eccesiva fantasia; arriva comunque un fallo che giochiamo veloce fino ad un velleitario calcetto di Haimona alla speriamo che nessuno di loro se ne accorga: loro se ne accorgono e vanno al contrasto togliendoci palla, speranze e partita. Finisce lì, infatti, la nostra partita, nonostante al 75’ Nel si faccia cacciare per un pacchiano in avanti volontario su una delle nostre solite azioni giocate lontano dalla linea del vantaggio. Ma l’Italia non c’è più nemmeno all’ennesimo pugno di minuti in superiorità numerica. Anzi, uno scriteriato posizionamento difensivo di Bellini ed Odiete spalanca a Seymour la via della beffarda meta finale subita in superiorità numerica da una squadra che ormai sta già pensando a cosa mangerà a cena, magari usando il solito cucchiaio di legno. I saluti del mesto pomeriggio romano sono ancora di Laidlaw, che trasforma per il finale 20-36, ringrazia e si porta a casa il MoM.
Negli azzurri male tutti, con un di più in negativo per Gori e Cittadini; Haimona mediocre, strappa la quasi-sufficienza per la precisione nei piazzati, alcuni dei quali difficili. Appena sufficienti i soli Parisse e Campagnaro, che, almeno, ci provano a resistere e ad inventare qualcosa. Fra gli ospiti, a parte Laidlaw, prova maiuscola di Dickinson in mischia chiusa e delle terze linee Barclay e Hardie che hanno quasi sempre impegnato almeno due avversari ciascuno nei break down. Si va verso il whitewash, salvo miracoli; peccato, in quel pomeriggio parigino sembrava si potesse sperare altro.

I Tabellini

Roma, Stadio Olimpico – sabato 27 febbraio 2016, ore 15.25

RBS 6 Nazioni, III giornata – Diretta DMAX e NOVE

Italia v Scozia 20 – 36 (10-17)

Marcatori: p.t. 8’ cp. Haimona(3-0) , 10’ m. Barcley, tr. Laidlaw (3-7), 16’ m. Hardie, 17’ tr. Laidlaw (3-14), 25’ cp. Laidlaw, 30’ m. Ghiraldini tr. Haimona (10-17) s.t. 46’ cp. Laidlaw(10-20) , 50’ cp. Haimona (13-20), 53’ cp. Laidlaw (13-23), 58’ cp. Laidlaw (13-26), 62’ m. Fuser , tr. Haimona (20-26), 65’ Laidlaw (20-29), 78’ m. Seymour, tr.Laidlaw (20-36)

Italia: Odiete; Sarto L., Campagnaro, Garcia(76’ Pratichetti), Bellini; Haimona(72’ Padovani), Gori(79’ Palazzani); Parisse (cap), Zanni, Minto(67’ Van Schalkwyk); Furno(37’ Bernabò), Fuser; Cittadini(57’ Castrogiovanni), Ghiraldini(57’ Giazzon), Lovotti(57’ Zanusso).

all. Brunel

Scozia: Hogg; Seymour, Bennett(64’ Horne), Taylor, Visser(73’ Lamont. S.); Russell, Laidlaw (cap); Wilson(67’ Strauss), Hardie, Barclay(79’ Low); Gray J. Gray R.; Nel, Ford(McInally), Dickinson

a disposizione non entrati: Sutherland, Swinson, Hidalgo-Clyne,

all. Cotter

arb. Jaco Peyper (Sudafrica)

g.d.l. Pascal Gauzere (Francia), Nick Briant (Nuova Zelanda)

TMO: Graham Hughes (Inghilterra)

Cartellini: giallo 61’ Finn Russell (Scozia), 75’ giallo Nel (Scozia)

Calciatori: Laidlaw 7/8 , Haimona 4/4

Man of the Match: Greig Laidlaw

jpr

Informazioni sull'autore

Rugby.it