Mischia dominante e difesa orripilante, gli azzurrini si arrendono tra molti rimpianti
Italia 14
Scozia 24
ITALIA: Minozzi; Bruno, Dal Zilio, Zanon, Sperandio; Mantelli, Trussardi (67’ Panunzi); Venditti, Ciotoli (62’ De Marco), Fragnito (67’ Baldino); Ortis, Krumov; Riccioni, Manfredi (70’ Broglia), Rimpelli. A disp.: Borean, Zilocchi, Mokom, Rizzi. All.: Troncon.
SCOZIA: Howarth; Robbins, Taylor, Galbraith, Graham (53’ Lines); Hutchinson, Fraser (67’ Shiel); Miller (69’ Thorntorn), Smith (77’ Ainslie), Burnside (53’ Hunter-Hill); Cummings, Davidson; Sheldon, Anderson, McCallum (67’ Nicol). A disp.: Renwick, Nairn. All.: Dalziel.
Marcatori: 3’ meta Sperandio tr Mantelli, 7’ cp Atchinson, 17’ meta Atchinson tr Atchinson, 37’ meta McCallum tr Atchinson; 48’ meta tecnica tr Mantelli, 61’ meta Lines tr Fraser
Arbitro: Pierre Brousset (Fra)
Note: cartellino giallo al 54’ per Hutchinson, al 68’ per Sheldon
“Senza mischia non si vince”, ricorda un vecchio motto rugbistico di origine forse inglese. L’antica regola è stata infranta dalla Scozia U20, capace di conquistare una partita che l’ha vista in disperata difficoltà nelle mischie chiuse grazie ad un paio di gravi errori azzurri di copertura difensiva in un match che di piccoli e grandi errori -da ambedue le parti- non è certo stato parco.
Quattromila spettatori a Padova
Più di tremila persone al Plebiscito, forse quattromila; un muro di persone che fa molto bene al rugby italiano. Anno dopo anno il fascino del Sei Nazioni sta penetrando in profondità tra il grande pubblico e anche le rappresentative under e femminile possono ora contare su un seguito corposo e appassionato.
Il calcio d’inizio è dato da una bambina, che calcia bene anche se ovviamente poi se ne vergogna insoddisfatta; pochi secondi più tardi l’avvio ufficiale, con il drop di Mantelli nella metà campo scozzese. Al 3’ l’Italia conquista una punizione e sceglie la touche, vince la rimessa laterale, forma un raggruppamento dal quale Trussardi apre a Mantelli che finge l’apertura e infila chirurgicamente al centro un calcetto carambolante rasoterra per Sperandio, l’ala raccoglie e va in meta: gli spettatori ancora stanno entrando ed è già 7-0.
La Scozia appare però superiore, i suoi giocatori spostano la linea del vantaggio di qualche decina di centimetri a ogni uno-contro-uno; al 7’ un calcio di punizione del buon mediano Hutchinson accorcia il gap, 7-3.
In touche l’Italia appare confusa, ma molto più grandi sono le difficoltà scozzesi in mischia ordinata, difficoltà che iniziano a emergere dal 15’ quando l’arbitro Brousset ordina la prima mischia dell’incontro.
Al 17’ però l’Italia subisce una brutta, evitabile meta: touche a favore sbagliata, pallone raccolto dagli avanti scozzesi, il flanker Smith buca il placcaggio di Mantelli e scarica su Hutchinson che trancia il campo con sessanta metri di contropiede: 7-10
In questa fase la Scozia appare in grado di prendere il largo, l’Italia è costantemente alle corde ma riesce a salvarsi con alcuni grandi placcaggi e con le mischie, come quelle dominanti del 22’ e 26’. Al 32’ nuova incertezza difensiva degli azzurri: mischia italiana avanzante su introduzione scozzese, il numero otto Miller parte senza che il flanker lo curi e compie quaranta metri prima di esser fermato. E’ il prologo alla seconda meta scozzese, che giunge cinque minuti più tardi: punizione veloce di Fraser nell’area italiana, il pilone McCallum sfonda il placcaggio di Manfredi e va in meta. Trasforma Atchinson, 7-17.
Italia superiore ma disordinata
Nella ripresa si vede un’Italia differente. I ragazzi di Troncon prendono in mano l’incontro guidati da Trussardi, da Sperandio e dalla prima linea nella quale emerge prepotente Riccioni.
Gli azzurri si avvicinano alla meta già al 44’ con Sperandio e al 47’ ottengono i sette punti con una meta tecnica fischiata dopo l’ennesima infrazione della mischia ospite: 14-17.
Il sorpasso sembra nell’aria e la speranza diviene quasi certezza al 54’ quando Hutchinson tira al suolo Minozzi nel tentativo di raccogliere un up&under calciato dallo stesso mediano azzurro: placcaggio su uomo in volo, presa al collo e giocatore buttato a terra, cartellino giallo inevitabile per il regista scozzese.
In quattordici e con un uomo prezioso in meno, i blu reggono però con ordine e addirittura vanno in meta, complice un nuovo orrido misfatto difensivo italiano: è il 61’, di nuovo mischia avanzante azzurra su introduzione scozzese, di nuovo partenza a sorpresa di Miller e di nuovo marcatura assente, il numero otto serve l’ala entrante Lines che scivola tra due placcaggi e va in meta in mezzo ai pali dopo 75 metri di contropiede, 14-24.
Al 68’ altra infrazione scozzese in mischia chiusa e giallo al pilone destro. “Li sfasciamo sulla spinta ragà!” incita il mediano Panunzi appena entrato, ma anche questi altri dieci minuti di superiorità numerica non porteranno punti agli azzurri.
Finisce 14-24. L’Italia U20 è apparsa in crescita rispetto alle prime due giornate e la prestazione della mischia ordinata è stata travolgente, ma aver perso con questa mischia è cosa sulla Troncon dovrà a lungo rimuginare.
(gorgo)