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Il Galles vince la battaglia del Millennium

Scritto da Rugby.it

A Cardiff il Galles batte la Francia e resta in corsa

Come una battaglia medievale, con tutti gli annessi e i connessi: le cariche di cavalleria pesante, le lunghe gittate delle catapulte, l’assedio alla fortezza e le sortite degli assediati. Così si potrebbe raccontare il match di questa sera al Millennium Stadium: il Galles prima cerca di travolgere con l’impeto dei propri cavalloni la difesa francese, regge ai lunghi colpi delle catapulte grazie allo scudo proteso in alto del prode Liam Williams, poi subisce un lungo, interminabile assedio al proprio castello, da cui esce con una sortita che vince il vessillo della vittoria. E’ stata una partita emozionante, interminabile e bellissima quella di Cardiff, che toglie alla Francia il sogno grande slam, pur lasciandole aperta la strada di una possibile vittoria, e proietta i Dragoni verso l’appuntamento più atteso e decisivo, quello dove, probabilmente, si deciderà il vincitore finale: Twickenham, il tempio che ad Alun Wyn Jones e compagni ricorda la più bella delle vittorie. Il Galles vince meritatamente con il cuore, l’esperienza ed il cinismo, ma una grande lode va anche ad una Francia mai doma e capace di mettere paura ad uno stadio intero per lunghi interminabili minuti; minuti in cui tutto poteva cambiare, ma nulla cambiò.
Ma andiamo con ordine. Si parte con un Galles scatenato: i primi minuti mettono alla frusta i francesi che placcano, difendono, placcano, indietreggiano sempre placcando. Al 9’ la pressione dei padroni di casa frutta un primo fallo di offside che Biggar fallisce da posizione tutt’altro che impossibile. Qualche minuto dopo è la mischia dei bleus a conquistare un altro calcio: la posizione è angolata e quasi a metà campo, ma Plisson, al 15’, ci prova lo stesso sbagliando. E’ solo un attimo di respiro per gli ospiti, perché la cavalleria gallese riprende con impeto, sospinta dal proprio pubblico; al 26’ i francesi riescono a compiere ben tre falli nella stessa azione per fermare la percussione rossa. L’arbitro punisce un brutto placcaggio in ritardo su Faletau solo con un calcio che Biggar stavolta spedisce in mezzo ai pali per il 3-0. I francesi in questa fase hanno un atteggiamento del tutto passivo, ma incolpevole: togliere l’iniziativa ai gallesi è difficilissimo quando attaccano con questo ritmo. Quando riescono a prendere palla prendono anche l’aggressività nel breakdown delle terze linee rosse che conquistano un fallo di tenuto ai 22 che Biggar trasforma facilmente nel 6-0 al 29’. Al 32’ finalmente la Francia esce dal guscio, o, meglio, lo fa l’isolato Vakatawa, che inventa un’azione personale di alto livello portando la minaccia nei 22 gallesi; l’azione prosegue con una serie di pick&go vanificata da un fallo di offside in attacco finalizzato al mantenimento. L’arbitro Barnes, però, grazie al TMO si accorge di un precedente placcaggio a sgabello di Dan Lydiate e torna sui suoi passi concedendo a Plisson la possibilità di accorciare le distanze: 6-3. Si va verso la fine del tempo quando, al 37’, una splendida azione di Gareth Davies lancia l’omonimo Jonathan quasi in meta: la difesa francese porta la palla prima dentro la linea di meta e poi fuori. E’ mischia ai 5 per il Galles che la Francia contrasta fallosamente ai limiti della meta tecnica, che Barnes non si sente di assegnare, optando per il semplice fallo. Dopo molti reset la palla esce, ma una serie di pick&go gallesi viene vanificata da un tenuto.
Si va al riposo sul 6-3 per il Galles, con la sensazione che i padroni di casa abbiano ottenuto meno di quanto la mole di lavoro messa in campo avrebbe giustificato. La Francia, sinora, ha solo difeso, tranne un paio di iniziative.
Si riparte e, subito, accade un episodio che indirizzerà l’intera seconda frazione. Sul calcio di restart di Biggar la Francia sbaglia il take e fa in avanti. Dalla mischia il Galles costruisce uno splendido attacco multifase contrastato dai francesi con una serie di falli sui quali i Dragoni continuano a giocare il vantaggio, sino a quando uno speartackle non spinge Barnes a chiamare il TMO, che grazia i bleus concedendo solo un calcio che Biggar capitalizza per il 9-3. E’ la premessa per il colpo da ko che arriva poco dopo. La Francia tenta di costruire un’azione d’attacco degna di questo nome, ma il pilone Poirot tenta un velleitario e pretenzioso offload che cade in avanti. I Dragoni ringraziano e raccolgono e Jonathan Davies ha l’intuizione giusta: un calcio lunghissimo che scatena il prodigioso allungo di George North che vola sull’out sinistro vanamente inseguito da Plisson; un errore di controllo dell’ala gallese viene ricambiata dal 10 bleu con lo stesso favore: a quel punto raccogliere e schiacciare oltre la linea è un gioco: siamo al 45’ e Biggar trasforma per il 16-3. La Francia non ci sta e, finalmente, rivela a tutti di essere in campo non solo per prenderle. Tutto nasce, anche qui, da un errore stavolta dei gallesi sul restart di Plisson. Dalla mischia blu inizia un vero e proprio assedio che durerà oltre 10’, dal 51’ al 62’. Sono i 10’ in cui la Francia avrebbe potuto rimettere in gioco la partita e da cui uscirà con un pugno di mosche, svuotata di fatica e di fiducia. In questi minuti accade di tutto: la Francia ottiene vari falli, tanti che, forse, avrebbero giustificato un provvedimento, e li usa sempre e solo per tentare la prova di forza in touche (il senno di poi è, certo, troppo facile, ma, forse, una scelta diversa avrebbe permesso di accorciare con davanti ancora mezzora di partita). Il Galles resiste dentro e oltre il regolamento: più volte sembra sul punto di crollare, ma non crolla; più volte sembra sul punto di uscire dall’assedio, ma la Francia riesce sempre a ricacciarlo dentro le mura. Si giocano anche varie mischie a 5 metri, perché il Galles riesce a difendere anche dentro la propria area di meta. Al 62’ finisce l’assedio con un urlo liberatorio del pubblico del Millennium: una mano decisiva la dà il vecchio eroe Gethin Jenkins, entrato a dare il cambio ad un boccheggiante Evans e capace di registrare la mischia chiusa e fare un lavoro enorme nel breakdown. La Francia finisce lì, e la partita con essa. C’è tempo, al 65’, per vedere un Biggar martoriato dai crampi riuscire comunque a spedire fra i pali da posizione difficile il calcio del 19-3 per un fallo sulla maul gallese e salutare il suo pubblico lasciando il posto a Priestland. Al 78’, dopo che i Dragoni hanno sfiorato un’altra marcatura pesante, è la Francia a conquistare il bersaglio grosso con una maul partita da una touche e finalizzata da Guirado; Trinh-Duc, subentrato a Plisson, trasforma per il definitivo 19-10.
Nel Galles prova superba di Gareth Davies e di Taulupe Faletau, ben spalleggiato dal capitano Warburton; ottima anche la prova di Liam Williams e di Jonathan Davies, ma non sarebbe giusto dimenticare l’apporto fondamentale dato da Gethin Jenkins nel momento di maggiore difficoltà per la propria squadra. Fra i francesi grande prova dell’indomabile capitano Guirado, uomo di prima linea che si fa tutti gli 80’ tirando come un ossesso dal primo all’ultimo.

I Tabellini:

Galles: 15 Liam Williams, 14 Alex Cuthbert, 13 Jonathan Davies, 12 Jamie Roberts, 11 George North, 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies, 8 Taulupe Faletau, 7 Sam Warburton, 6 Dan Lydiate, 5 Alun Wyn Jones, 4 Bradley Davies, 3 Samson Lee, 2 Scott Baldwin, 1 Rob Evans
Riserve: 16 Ken Owens, 17 Gethin Jenkins, 18 Tomas Francis, 19 Jake Ball, 20 Justin Tipuric, 21 Lloyd Williams, 22 Rhys Priestland, 23 Gareth Anscombe

Francia: 15 Maxime Médard, 14 Virimi Vakatawa, 13 Maxime Mermoz, 12 Jonathan Danty, 11 Djibril Camara, 10 Jules Plisson, 9 Maxime Machenaud, 8 Damien Chouly, 7 Antoine Burban, 6 Wenceslas Lauret, 5 Alexandre Flanquart, 4 Paul Jedrasiak, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Jefferson Poirot
Riserve: 16 Camille Chat, 17 Vincent Pelo, 18 Uini Atonio, 19 Yoann Maestri, 20 Loann Goujon, 21 Sébastien Bézy, 22 François Trinh-Duc, 23 Gaël Fickou

Marcatori per il Galles
Mete: North (46)
Conversioni: Biggar (47)
Punizioni: Biggar (22, 30, 42, 66)

Marcatori per la Francia
Mete: Guirado (78)
Conversioni: Trinh-Duc (79)
Punizioni: Plisson (34)

jpr

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