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2020: riassunto per immagini di un anno rugbistico

Scritto da Rugby.it

GENNAIO: Rovigo vince la Coppa Italia in una giornata da sceneggiatura perfetta: al Battaglini, contro l’arcirivale Petrarca, davanti a 3000 spettatori e in un pomeriggio di pioggia e fango. Partita chiusa e combattuta, ma i rossoblù meritano la vittoria. L’unica meta del match viene segnata dal capitano Matteo Ferro; è lui al termine a sollevare il trofeo, la prima Coppa Italia nella storia del Rovigo

Inpho

FEBBRAIO: arrivano tutte dal primo weekend le migliori soddisfazioni per l’Italia nell’edizione 2020 del Sei Nazioni. In Galles gli azzurrini battono i dragoni 17-7, con una meta di Drudi e quattro cp di Garbisi; le azzurre superano le gallesi 19-15, con mete di Bettoni, Magatti e Stefan. Scenetta accattivante nella seconda giornata del torneo femminile: Scozia e Inghilterra giocano a Murrayfield sotto un gelido nevischio, arbitrate dalla brava e intirizzita Munarini, a fine match l’inglese Beckett avvicina la scozzese Rollie, semi-congelata come lei, e le cede la propria preziosa tazza di tè caldo

MARZO: l’epidemia, snobbata come cosa d’altre terre, esplode anche in Italia, in modo violento. Il rugby, frastornato quanto tutta la nazione, prova inzialemente a reagire come sul campo: difendendosi. La parola d’ordine è distanziamento sociale e Luca Bigi è chiamato insieme ad altri campioni dello sport a collaborare alla campagna di sensibilizzazione.

APRILE: dopo la prima fase di difesa il rugby cerca di passare, per quanto possibile, all’iniziativa. Con una serie di gesti coraggiosi, individuali o no. Per due mesi e mezzo, nella fase più drammatica e pericolosa, Maxime Mbanda guida come volontario della Croce Gialla di Parma un’autoambluanza che va a raccogliere i malati di covid19; “sono stati i 70 giorni più difficili della mia vita, rifarei tutto”; in Francia quattro giocatrici della nazionale, lavoratrici nel campo sanitario, sono dispiegate sul fronte della pandemia; a Cardiff il Millenium Stadium diventa ospedale da campo. Ma questi sono solo alcuni dei tanti esempi.

MAGGIO: nelle elezioni presidenziali di World Rugby, Bill Beaumont batte Agustin Pichot per 28 voti a 23 e ottiene il secondo mandato come chairman del board mondiale, grazie anche all’appoggio aperto della federazione italiana. L’ex mediano argentino non prende granché bene la sconfitta e nelle settimane successive, spalleggiato dalla confederazione sudamericana, lancia accuse di scambio di voti e di tradimento.

GIUGNO: a causa dell’emergenza sanitaria sono annullati i Mondiali U20, che avrebbero dovuto svolgersi in Italia. Rimangono così malinconicamente inoperosi gli stadi prescelti di Parma, Calvisano, Viadana e Verona. Qualche mese più tardi si verrà a sapere che World Rugby è intenzionata a cancellare anche l’edizione 2021, sempre per timori legati all’epidemia

LUGLIO: il caldo dell’estate illude sull’indebolimento del virus, la ripresa di un’attività regolare inizia ad apparire possibile. Le squadre di Top12 tornano ad allenarsi, pur con molte precauzioni. Medicei e San Donà decidono però di rinunciare alla nuova stagione e di ripartire rispettivamente dalla A e dalla B; gli altri club operano una campagna mercato un po’ in sordina. Tra i movimenti di spicco: il passaggio di Leaupepe e Conforti (foto) da Padova a Reggio e quello di Panunzi in direzione opposta, l’arrivo a Viadana del pilone tongano Halalilo (foto), la partenza di Odiete da Rovigo per Digione, l’approdo alle Zebre dei giovani D’Onofrio, Pescetto, Casilio, Nocera e Bianchi (foto), mentre Tebaldi (foto) passa dal Benetton al Petrarca

AGOSTO: Alessandro Zanni annuncia l’addio al rugby giocato; Benetton-Zebre di Celtic è la sua ultima partita. Con 119 cap azzurri in carriera, il friulano Zanni è il blindside flanker più ricco di cap di tutto il mondo e di tutti i tempi. Ai cap azzurri si sommano 138 partite con il Benetton, un match con i Barbarians a Twickenham nel 2013, quattro partecipazioni alla Coppa del Mondo e quattordici Sei Nazioni. “A trentasei anni è arrivato il momento di guardare oltre. Ringrazio la Benetton Rugby per queste undici stagioni in cui ha creduto in me e per aver deciso di continuare a farlo nel mio nuovo ruolo di assistente preparatore. Mi piacerebbe ringraziare anche l’Italia, il pubblico del Flaminio e dell’Olimpico, le migliaia di tifosi che ci hanno sempre fatto sentire il loro affetto in ogni parte del mondo. Grazie a loro ho vissuto un’avventura unica, la stessa che spero rappresenti il sogno di ogni bambina o bambino che prende per la prima volta in mano una palla ovale”.

SETTEMBRE: il rugby italiano prova a programmare la nuova stagione, ma la realtà sarà più tosta delle speranze e solo il Top10 riuscirà a iniziare il proprio cammino in autunno. Frattanto il board del Sei Nazioni annuncia un nuovo torneo: l’Autumn Cup, con Fiji, Sud Africa (poi rimpiazzata dalla Georgia) e le 6N. In Celtic League la finale è tra due squadroni irlandesi: Leinster (in basso a dx) batte nettamente Ulster (in alto a dx).

OTTOBRE: Exeter vince la Champions Cup battendo il Racing Parigi. In Challenge Cup arriva in finale Parisse, dopo esser stato protagonista sia nei quarti sia in semifinale, ma nell’ultimo atto il suo Tolone è superato dai Bristol Bears. Sogno interrotto anche per Minozzi, che in Premiership con i Wasps va in meta in semifinale ma deve poi cedere in finale a Exeter. Dopo sette mesi di sospensione riparte il Sei Nazioni: l’Italia perde con l’Irlanda sia tra gli uomini sia tra le donne. Suscita sconcerto una notizia in arrivo dalla Bielorussia: la capitana della nazionale, Mariya Shakuro, viene arrestata e detenuta per dieci giorni poiché rea di aver manifestato, insieme a tante altre persone, contro i dubbi risultati delle elezioni politiche.

NOVEMBRE: l’Inghilterra vince il Sei Nazioni sconfiggendo non senza difficoltà l’Italia all’Olimpico. Al mdm francese Dupont e al centro inglese Scarratt va il premio di miglior giocatore e miglior giocatrice del torneo.
Nella terza giornata del Championship i Pumas scolpiscono un capitolo di storia battendo per la prima volta la Nuova Zelanda, 25-15.
Nello stesso giorno dell’impresa dei Pumas inizia l’Autumn Cup: l’Irlanda batte il Galles in un match nervoso, l’Italia perde con la Scozia ma gioca bene e festeggia il ritorno in campo di Leo Ghiraldini dopo 609 giorni di assenza dall’azzurro.
In un’accattivante cerimonia ad Auckland si sorteggiano i gironi della World Cup femminile 2021, con l’Italia interessata ma ancora invischiata nelle qualificazioni; importante novità, dal 2025 la World Cup femminile si amplierà a sedici squadre.

DICEMBRE: nel primo giorno del mese il forum di rugby.it compie 18 anni.
Il 5 e 6 dicembre si conclude l’Autumn Cup: l’Italia ottiene il 6° posto, ma solo grazie al forfait delle Fiji e a fronte di tre sconfitte con Scozia, Francia e Galles. L’Autumn Cup va all’Inghilterra, 22-19 al secondo tempo supplementare sulla Francia. Per gli azzurri il 2020 termina senza vittorie.
L’Italia trova consolazione nei World Rugby Awards di fine anno: Sergio Parisse è inserito nel “XV del Decennio” e Maxime Mbanda è premiato per l’impegno nella lotta al covid.
L’11 dicembre Nigel Owens annuncia il ritiro dal rugby internazionale, a 49 anni e dopo 100 test match, l’ultimo dei quali a Parigi tra Italia e Francia: “continuerò ad arbitrare per la mia comunità, la domenica mattina”.
Nella stessa giornata il Benetton vince a Parigi in Challenge Cup, 44-20 contro lo Stade F.!
Il 14 dicembre sorteggio RWC 2023: l’Italia finisce nel girone A con la Nuova Zelanda (per la settima volta in dieci edizioni), con la Francia padrona di casa, con la vincitrice della Coppa d’Africa e con la vincitrice delle qualificazioni panamericane.

…e nel nuovo anno? Ecco gli appuntamenti forse principali

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