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The Good & the bad della settimana

teofilo paulo benetton
Written by Rugby.it

Ehi, conoscete il rugby sottomarino? E sapete che Antonio Pavanello gioca ancora a rugby? Come ogni settimana… The Good & the bad.

Siori e siori, s’è fatto il botto. Beh, dai, non il botto di capodanno, il botto piccino, quello del palloncino del bambino che scoppia. Però dopo mesi di digiuno, sepolti da passivi in formato diluvio di mezz’estate con tanto di fulmini e saette, anche una vittoria, una semplice vittoria che poco cambia alla stagione abbastanza disastrosa degli italici sul fronte internazionale, ci dà tanto morale.

Parliamo ovviamente della bella partita fatta dai Leoni trevigiani contro Connacht vinta nel migliore dei modi: punizione da metà campo a tempo scaduto. Ci voleva proprio.

The Good

Dopo questa premessa si doveva arrivare ad una conseguenza necessaria. Il Good della settimana è uno dei leoni succitati, il più aggressivo, quello che anche in passato ha dato spesso l’idea di essere uno tra i pochi a volerci mettere la voglia sempre. Parliamo di Teofilo Paulo e ci fa piacere dare l’ambito premio settimanale a lui perché è uno dei rari stranieri performanti e di buon livello che si sono visti negli ultimi anni a Treviso e più in generale in Italia. Venerdì ha fatto un’ottima partita, mai domo, su ogni punto di incontro, ha portato placcaggi decisivi con il suo fisico da piazzista (di carriolate). E da quanto leggiamo in giro sarà confermato anche la prossima stagione. Ottimo: ci serve snellire le rose di bidoni e tenere chi sa invece tirare bidonate belle pesanti.

The bad

Lo diciamo subito, non è un “the bad ad personam” anche se il bad della settimana ha un nome, ed è quello di Giulio Toniolatti. Ci spieghiamo meglio: il buon Giulio è stato un discreto giocatore, entrò nella disastrosa partita di Mauro Bergamasco a Twickanam, quella in cui Mallet provò un flanker a mediano di mischia con esiti tra l’esilarante e il “mettiamoci le mani davanti agli occhi” (ovviamente non era colpa sua ma di chi ce lo mise) e tutti si chiesero perché non avesse giocato lui dal primo minuto.

Giulio poi divenne ala, non giocò quasi più numero 9, face una buona carriera. Venerdì non ha giocato benissimo, tutta la stagione non è stato tra i più performantik, ma non è del suo rendimento che parliamo. Alla fine ha qualche primavera sulle spalle, sta pur sempre giocando la sua ultima stagione in Celtic e l’anno prossimo tornerà alla Capitolina, in Serie A. Stiamo usando lui come exemplum, per parlare di tutti quei giocatori di “esperienza”, pluri cappati in azzurro, che dovrebbero fare da architrave ai compagni giovani, dare l’esempio appunto, essere gli ultimi a cedere e prendere per la collottola e rianimare chi è già a terra. Potremmo citare i Bortolami, i Geldenhuys, gente che ne ha viste di tutti i colori e che però spesso quest’anno è parsa molto sulle gambe, quasi in soggezione o forse con uno spirito non esattamente votato alla lotta all’arma bianca. Auguri a Giulio comunque e speriamo che possa darci ancora tanto come allenatore, se intraprenderà in futuro questa carriera.

Il senso del Pro12 per le italiane

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Sopra qui vedete la attuale pagina del sito del Pro12, cioè della Celtic League, dedicata alla Benetton Treviso. Ebbene ci siamo accorti che allenatore di Treviso è Umberto Casellato (esonerato da qualche mese) e che capitano è ancora Antonio Pavanello (ritiratosi l’anno scorso, quest’anno direttore sportivo dei Leoni).

Ecco, una cosa del genere sarebbe successa con Leinster o con i Glasgow Warriors o gli Ospreys? Siamo un po’ i parenti poareti, quelli a cui telefoni solo a Natale, dei nostri cugini di oltreManica?

We’re playing the rugby submarine, rugby submarine, rugby submarine

Di tipi di rugby pensavano di conoscerne tanti: a 15, 13, 7, touch, beach, tag… Ma il rugby sottomarino non l’avevamo mai visto. Il video inserito qui sopra vi mostra un’avvincente partita di rugby submarine. Non capiamo bene le regole e non ci siamo molto informati in merito, onestamente: vediamo gente in apnea con pinne ed occhiali (ma senza fucile) che si contende una palla simil-ovale, crediamo di gomma.

Oh, se si divertono va benissimo così! Solo un consiglio: amici, cambiate musica, chi lo vede un video così con questa colonna sonora per più di 25 secondi?

Joseph k.

Foto copy Stefano Del Frate (https://www.flickr.com/photos/stefanodelfrate/, http://www.stefanodelfrate.com/).

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