Sabato e domenica Chennai ospita i campionati asiatici 7s per nazionali emergenti
Dove un tempo si aggiravano Mowgli, Bagheera, Baloo, Kaa e il popolo del Bandar Log ora sono metropoli, strade e villaggi. La giungla ha lasciato in gran parte spazio ai campi coltivati e anche la seconda edizione dell’Asian Development 7s si svolgerà su un ampio e piano terreno da rugby, nell’immenso Nehru Stadium di Chennai.
Aperta parentesi: se il rugby è una riproduzione in sedicesimo della lotta per la vita perché –viene da pensare- non riproporre la multiformità del reale anche nel campo di gioco? Cioè perché non variare il terreno non con una giungla ma almeno con qualche lieve dosso e pozzanghera? Chiusa parentesi.
Al Nehru Stadium giocheranno sabato e domenica, dalle 5.30 di mattina ora italiana, undici squadre maschili e sei femminili. Il torneo ha il duplice scopo di offrire un’occasione di gioco e di esperienza a nazionali ancora quasi agli esordi e di mettere in palio la qualificazione al circuito asiatico 7s assoluto, in programma in autunno.
Le squadre maschili avrebbero dovuto essere dodici ma l’Arabia Saudita, costituita quasi esclusivamente da giocatori provenienti dall’Occidente e con pochi atleti locali, ha infine rinunciato.
I gironi
Pool A: Emirati Arabi, Libano, Nepal
Pool B: Kazakhstan, India
Pool C: Filippine, Indonesia, Bangladesh
Pool D: Tailandia, Taiwan, Siria
Pool W (femminile): Sri Lanka, India, Sud Corea, Indonesia, Guam, Nepal
Un gioco per chirurghi inventato da macellai, un gioco per macellai inventato da dottori
Nella conferenza stampa di presentazione il presidente della confederazione indiana, Nasser Hussain, ha ricordato come il rugby 7s, sport che richiede precisione, velocità, intuizione e rapidità di decisione, sia stato inventato nel 1883 da due giocatori scozzesi di professione macellai, mentre il rugby a piene squadre era stato creato sessanta anni prima dai rampolli-bene del college di Rugby.
Mr. Hussain ha anche affermato: “sull’onda del successo della scorsa edizione i top team asiatici sono pronti ad alzare ulteriormente l’asticella della competizione. Durante questo torneo saremo testimoni del miglior rugby che l’Asia può offrire”.
Scorrendo il campo delle partecipanti colpiscono nomi insoliti per il panorama internazionale come quelli di Nepal e Bangladesh, due nazioni che avevano esordito in campo internazionale solo un anno fa e proprio nella prima edizione di questo torneo. O come quello della Siria, che nonostante la dilaniante guerra interna proverà a portare una rappresentativa in India. La federazione siriana (che ha il logo più delicato di tutto il mondo del rugby: un fiore di gelsomino bagnato da una goccia di rugiada) sarà al debutto assoluto, come le ragazze del Nepal.
Il link per seguire i risultati del torneo (Chennai è quattro ore e mezzo avanti all’Italia) https://www.macoocoo.com/
(gorgo)