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L’Inghilterra mostra i muscoli e vince: 9-40

Written by Rugby.it

Dopo un buon primo tempo un’Italia decimata cede all’Inghilterra

L’aveva promesso Eddie Jones, l’aveva detto che il suo obiettivo era quello di far si che nessun italiano rimanesse in piedi e i suoi giocatori gli hanno obbedito: nel primo tempo l’Italia, a causa degli infortuni, è costretta a “bruciare” quasi tutta la propria panchina, elemento che peserà assai nella seconda parte del match. Poi, ovviamente, l’Inghilterra è una squadra più forte tecnicamente e, soprattutto, superiore sul piano del tonnellaggio puro all’Italia e poco c’è da dire sulla legittimità della sua vittoria che, però, ha assunto dimensioni probabilmente eccessive nella parte finale di una partita in cui gli azzurri avevano finito benzina, olio motore, acqua del radiatore e camminavano sui cerchioni. Un punteggio largo che costituisce utile fieno in cascina per una squadra che ha dovuto imparare ai propri danni l’importanza della differenza punti.
Ma andiamo con ordine. Si parte e subito vediamo una bella Italia andare spavaldamente a caccia di ogni pallone nei brekdowns e rubarne parecchi ad un avversario che sembra impacciato nella manovra. Al 7’ gli inglesi sbagliano una touche nei propri 22 da cui parte un buon multifase azzurro interrotto da un offside; da posizione angolata Canna non sbaglia e fa 3-0 al 10’. Sul restart, però, gli azzurri pasticciano e sono costretti al fallo per conservare il possesso. Farrell calcia in mezzo ai pali e fa 3-3 all’11’. L’Italia, che ha perso Fuser per una brutta botta alla testa, subisce la pressione, soprattutto fisica, dei bianchi e al 16’ un fallo di not releasing manda Ford in piazzola (Farrell è momentaneamente fuori per procedura concussion) per il facile 3-6. L’Italia, però, è viva e vegeta e gioca con ardore e convinzione; una bella manovra ci porta a ridosso dei loro 22, con Canna che tenta un drop fuori di poco; nello sviluppo dell’azione c’era comunque un fallo inglese e l’apertura beneventana, da posizione molto angolata mette dentro al 18’ la palla del pareggio 6-6. E’ un’ottima fase per gli azzurri e gli inglesi sono molto fallosi ed indisciplinati; al 21’ l’ennesimo fallo, un’entrata laterale su una maul ci dà la possibilità di piazzare da posizione invero piuttosto lontana e angolata. Garcia ci prova lo stesso e l’ovale esce di poco. Lo stesso Garcia, poco dopo, sarà anche lui costretto a lasciare in campo dopo una spallata non vista che lo sbatte fuori dalla linea laterale per impedirgli di rincorrere un proprio calcio. Al 24’ la prima vera sortita dei bianchi nei nostri 22 porta alla prima meta di Ford in bandiera dopo che la pressione fisica degli avanti bianchi aveva provato a sfondare. Da posizione angolata Farrell non trasforma e si è sul 6-11. Gli azzurri non si scompongono e si riportano nuovamente in attacco; una mischia nei 22 avversari da vita ad un buon attacco azzurro nel corso del quale i bianchi commettono vari falli, l’ultimo dei quali, un placcaggio al collo, permette a Canna di accorciare le distanze da posizione angolata: 9-11. C’è tempo per un’ultima azione che i bianchi provano a costruire nei nostri 22; la difesa azzurra regge bene e riesce ad allontanare. Campagnaro raggiunge la palla, ma viene portato fuori, decretando la fine della frazione e beccandosi un calcetto maligno dal “bravo ragazzo” Farrell che finge di non vederlo mentre esce dal campo.
Si va al riposo dopo un primo tempo ben giocato dall’Italia, ma il timore è per i tanti infortuni che hanno costretto Brunel a bruciare anzitempo i cambi che avrebbero potuto dare fiato alla squadra nella seconda parte.
Alla ripartenza gli azzurri sembrano ancora convinti, anche se il pallino è in mani inglesi; un possesso da cui, però, la squadra di Jones non sembra molto in grado di trarre benefici. Al 47’ un altro brutto fallo inglese ad opera di Haskell che, insieme a Farrell, si avventa contro McLean in volo viene graziato dall’arbitro che si limita a fischiare fallo senza altri provvedimenti. Gli inglesi continuano a fare falli che ci permettono di arrivare ancora nei loro 22, dove l’ennesimo fallo in break down consente a Canna di riprovare il piazzato: la posizione è molto angolata e il calcio finisce fuori. Siamo al 50’ e l’Italia sembra piuttosto provata sul piano atletico, ma ancora ben presente in campo. Purtroppo l’equilibrio si spezza due minuti dopo a causa di un imperdonabile errore di trasmissione di Sarto, che si fa intercettare da Joseph per il quale depositare in mezzo ai pali è un gioco da ragazzi; Farrell trasforma per il 9-18. E’ una mazzata per un’Italia stanca, decimata dagli infortuni e, adesso, frustrata dal vedere l’avversario prendere immeritatamente il largo. Passano, infatti, pochi minuti ed una squadra ormai groggy deve subire un’altra meta: grubber corto di Ford per Joseph che deposita in mezzo ai pali; Farrell fa il compitino e sigla il 9-25. E’ un calvario immeritato per una squadra che ormai non c’è più, soprattutto fisicamente e col morale sotto i tacchetti. Una mischia azzurra senza più energia, al 62’, si affloscia sotto la spinta del pack inglese e Farrell centra i pali per il 9-28. Solo uno scatto d’orgoglio ci riporta, poi, in attacco con una bella volata del solito Campagnaro, bloccata a pochi metri dal try; il successivo pick&go viene frustrato da una serie di falli inglesi. Sulla successiva touche altro, ennesimo fallo inglese. Noi ci riproviamo, ma, stavolta, il neo-entrato e gigantesco Itoje ci sporca la palla ed è nulla di fatto. Cala il sipario su una squadra ormai annientata che subisce altre due mete. Al 72’ un’azione bianca viziata da un netto offside non visto porta la palla al largo per Joseph che fa tripletta; Farrell non trasforma ed è 9-33. Lo stesso biondino si riscatta due minuti dopo andando in meta con uno di quei begli schemi che riescono solo quando non c’è più l’avversario in campo.
Finisce 9-40 una partita che non siamo riusciti a giocare ad armi pari. L’Inghilterra vince oggi e, magari, vincerà il torneo. Per gi azzurri ora ci sono due settimane per cercare di recuperare i tantissimi infortunati e prepararsi al decisivo appuntamento con la Scozia che insieme a noi condivide gli 0 punti in classifica. Fra gli azzurri monumentale George Biagi, ma molto bravo anche Canna. Buone note anche per Campagnaro e soprattutto per Garcia che, finchè è rimasto in campo prima dell’infortunio, è stato molto consistente in difesa e propositivo in attacco. Fra gli ospiti MoM per Ben Youngs.

Conferenza_stampa_Italia_Inghilterra_

Ecco, invece, le impressioni di Jacques Brunel in conferenza stampa: “Nel primo tempo siamo stati davvero competitivi. Abbiamo gestito con difficoltà alcuni momenti sotto pressione ma abbiamo comunque imposto qualcosa all’avversario nel primo tempo. Abbiamo perso in successione 4 giocatori per infortunio ma non ci sono recriminazioni contro questa Inghilterra. Siamo cambiati molto nell’impeto in campo perdendo molto velocemente giocatori con potenza fisica come Fuser e Zanni. Dobbiamo imparare a giocare sotto pressione. Abbiamo mal gestito il gioco al piede inglese: nel contrattacco potevamo fare meglio”.

I TABELLINI:

Roma, Stadio Olimpico – 14 Febbraio 2016

RBS 6 Nazioni 2016, Round 2

Italia Vs Inghilterra 9-40 (p.t. 9-11)

Marcatori: 9‘ cp Canna (3-0); 12‘ cp Farrell (3-3); 17‘ cp Ford (3-6); 19‘ cp Canna (6-6); 25‘ m Ford (6-11); 36‘ cp Canna (9-11); s.t. 13‘ m Joseph tr Farrell (9-18); 19‘ m Joseph tr Farrell (9-25); 24’ cp Farrell (9-28); 32‘ m Joseph (9-33); 35‘ m Farrell tr Farrell (9-40);

Italia: McLean, Sarto L., Campagnaro, Garcia (33’ Pratichetti A.), Bellini, Canna (21’ s.t. Padovani), Gori (36’ s.t. Palazzani); Parisse (cap), Zanni (31’ Steyn), Minto, Fuser (15’ Bernabò), Biagi, Cittadini (19’ s.t. Castrogiovanni), Gega (1’ s.t. Giazzon), Lovotti (23’ s.t. Zanusso) All.Brunel

Inghilterra: Brown (30’ s.t. Goode), Watson, Joseph, Farrell (17’ Goode, 23’ Farrell), Nowell, Ford, Youngs (10’ s.t. Care), Vunipola B., Haskell (25’ s.t. Itoje), Robshaw (23’ s.t. Clifford), Kruis, Lawes (8’ s.t. Launchbury), Cole (30’ s.t. Hill), Hartley (cap) (30’ s.t. George), Vunipola M. (8’ s.t. Marley) All.Jones

Arbitro: Glen Jackson (New Zealand Rugby Union) alla seconda direzione con l’Italia

Assistenti: Jerome Garces (Federation Française Rugby) e Ben O’Keefee (New Zealand Rugby Union)

TMO: George Ayoub (Argentian Rugby Union)

Calciatori: Canna (Italia) 3/4, Garcia (Italia) 0/1, Farrell (Inghilterra) 5/7; Ford (Inghilterra) 1/1, drop Canna (Italia) 0/1

Man of the match: Youngs (Inghilterra)

jpr

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