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La Francia “elimina” l’Irlanda

Written by Rugby.it

Vince la Francia di Noves e si candida al titolo

Una brutta partita, dominata dalle difese, ma, soprattutto, giocata pessimamente dagli attacchi. L’Irlanda, come 7 giorni fa col Galles, parte avanti, ma poi, complici la stanchezza e cambi non all’altezza, si fa raggiungere e superare da una Francia che vince il match entrando, praticamente, una sola volta nei 22 avversari.
Si parte con le formazioni annunciate e subito è l’Irlanda che prova a giocare; gli attacchi, però, sono più frenetici che veementi e si infrangono spesso su una difesa ben organizzata dei bleus e, ancora più spesso, su errori di handling e di trasmissione. Si deve aspettare il 13’ per vedere Sexton piazzare fra i pali il calcio dello 0-3, un calcio che viene dopo due tentativi di meta frustrati da errori gravi commessi a pochi metri dal traguardo. Ma anche dopo il primo piazzato la partita non cambia: l’Irlanda attacca (male) e la Francia difende così così, ma tanto basta per frustrare manovre confuse e male organizzate dai verdi. Al 29’ un’accelerazione irlandese porta la difesa di casa a commettere due falli nella stessa azione; Sexton va di nuovo in piazzola mentre dagli spalti gli viene rovesciato addosso un uragano di fischi, ma l’apertura di Leinster centra lo stesso i pali per il 0-6, mentre David Kearney deve uscire a seguito di un brutto placcaggio alla testa. Solo a questo punto la Francia si fa viva nella metà campo avversaria e subito è Toner a regalarle l’occasione di piazzare con una improvvida proiezione oltre la ruck formata; siamo al 32’ e Plisson piazza senza difficoltà in un rispettoso silenzio del pubblico di ambo le parti: 3-6. Lo stesso 10 francese, tre minuti dopo, ci prova con un drop che arriva dopo un infruttuoso possesso, ma la palla sfila lateralmente ai pali. L’Irlanda riprende a macinare il suo farraginoso gioco d’attacco senza concludere granchè; per sua fortuna è la mischia chiusa a conquistare un calcio che, al 39’, Sexton infila fra i pali in mezzo al consueto uragano di fischi per il 3-9. Sul restart gli irlandesi commettono una sciocchezza che rimanda Plisson in piazzola da posizione angolata, ma senza risultato.
Si va al riposo sul 3-9 e l’impressione è che l’Irlanda abbia speso molto senza riuscire ad ottenere molto, soprattutto in virtù di molti errori non forzati e di una manovra farraginosa e male orchestrata da una mediana opaca e poco costruttiva. La Francia difende con ordine, facendo un buon compitino ed aspettando tempi migliori.
Il secondo tempo si apre all’insegna degli stessi temi del primo: l’Irlanda gestisce il possesso, ma non da mai l’impressione di riuscire a mettere troppo in difficoltà un avversario che si limita a controllare e lascia stancare l’avversario. Stanca l’Irlanda lo è davvero e, soprattutto, non sembra avere in panchina elementi in grado di prendere il posto dei titolari, soprattutto in prima linea. La Francia, invece, li ha e, intelligentemente, li usa. Noves dà seguito al piano studiato e manda dentro i piloni titolari Ben Arous e Slimani a giocare l’ultimo quarto contro una prima linea avversaria usurata e senza alternative credibili. La Francia arriva, così, per la prima volta a ridosso dei 22 avversari, conquista un calcio e lo usa per andare in touche: siamo al 64’ e si può dire che questa sia la prima vera azione d’attacco dei bleus. Dalla touche non parte una maul, ma una serie di fasi che si concludono con un tenuto alto in mezzo ai pali che nemmeno il TMO è in grado di districare. I bleus, consapevoli delle difficoltà avversarie, chiedono mischia e ottengono un fallo. Di nuovo mischia, altro fallo. Alla terza mischia e al terzo fallo senza che venga estratto un giallo i francesi chiedono mischia per la quarta volta, ma, questa volta, anziché andare in spinta tirano fuori velocemente l’ovale, che Machenaud (molto più efficace del medocre Bezy) consegna all’accorrente Medard. Il 15 dai folti favoriti entra con buon angolo, elude il placcaggio approssimativo di Payne e scivola dietro i pali; Plisson trasforma e sorpassa: 10-9.
Il tempo per provare ancora a vincere ci sarebbe, ma a non esserci più è l’Irlanda: già dal restart errato di Madigan (subentrato ad uno spento Sexton) si capisce che è game over. Gli ultimi minuti servono solo a vedere la Francia sciupare un paio di buone occasioni per allargare la forbice, compreso un calcio in mezzo ai pali che, a tempo scaduto, i bleus rifiutano inspiegabilmente di piazzare.
Cala il sipario, probabilmente, sui bicampioni irlandesi; il tris di vittorie consecutivo non si vedrà nemmeno quest’anno nel 6 Nazioni. Si candida a vincere, invece, una Francia che deve naturalmente crescere molto se vuole sperare di raggiungere il risultato più ambito. Per ora Noves può essere contento per la seconda vittoria consecutiva e con i punti che consentono di lavorare in serenità durante la pausa del torneo.

I Tabellini:

Francia: 15 Maxime Medard; 14 Teddy Thomas, 13 Maxime Mermoz, 12 Jonathan Danty, 11 Virimi Vakatawa; 10 Jules Plisson, 9 Sebastien Bezy; 1 Jefferson Poirot, 2 Guilhem Guirado (capt), 3 Uini Atoni; 4 Alexandre Flanquart, 5 Yoann Maestri; 6 Wenceslas Lauret, 7 Yacouba Camara, 8 Damien Chouly
A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Rabah Slimani, 18 Eddy Ben Arous, 19 Paul Jedrasiak, 20 Loann Goujon, 21 Maxime Machenaud, 22 Jean-Marc Doussain, 23 Hugo Bonneval
Marcatori Francia
Mete: Medard (70)
Conversioni: Plisson (70)
Punizioni: Plisson (31)

Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Andrew Trimble, 13 Jared Payne, 12 Robbie Henshaw, 11 Dave Kearney, 10 Jonathan Sexton, 9 Conor Murray, 1 Jack McGrath, 2 Rory Best, 3 Nathan White, 4 Devin Toner, 5 Mike McCarthy, 6 CJ Stander, 7 Sean O’Brien, 8 Jamie Heaslip
A disposizione: 16 Richardt Strauss, 17 Jame Cronin, 18 Tadgh Furlong, 19 Donnacha Ryan, 20 Rhys Ruddock, 21 Eoin Reddan, 22 Ian Madigan, 23 Fergus McFadden
Marcatori Irlanda
Punizioni: Sexton (13, 29, 39)

jpr

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