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SuperCup, in autunno un nuovo torneo per club T2

Scritto da Rugby.it

Otto partecipanti, nessuna italiana; “ma in futuro i club italiani aderiranno alla SuperCup”.

A metà settembre partirà una nuova competizione europea, la Super Cup, dedicata ai club delle nazioni di seconda fascia. Questa volta, a differenza delle precedenti competizioni analoghe -il vecchio European Shield (2002-05) e le più recenti Qualifying Competition (2013-16) e Continental Shield (2016-19)-, non ci saranno squadre italiane.
In campo otto club o selezioni, divise geograficamente in pool Ovest e pool Est; sei turni di round robin tra settembre e dicembre, semifinali in aprile e finale in maggio.
Ogni squadra dovrà rispettare un numero minimo di giocatori eleggibili per la propria nazionale e un numero minimo di U23.

Le otto partecipanti alla prima edizione della Super Cup sono…

Georgia – THE BLACK LION
Dovrebbe essere sarà basata a Batumi, non a Tbilisi; la federazione georgiana ha già messo sotto contratto 36 uomini. L’idea sarebbe usare la stessa squadra per partecipare alla Currie Cup, quando sarà passata la buriana del covid.

Russia – ENISEI STM
Campioni nazionali russi. Schierano alcuni forti sudafricani e hanno vinto le uniche due edizioni del Continental Shield, il “genitore” della Super Cup, quando metteva in palio un trofeo. E’ un club di Krasnoyarsk, in Siberia; l’Enisei è il fiume della città, l’STM è la fabbrica di mezzi pesanti storica proprietaria.

Russia – LOKOMOTIV PENZA
Secondi classificati nell’ultimo campionato russo, avevano dominato la stagione regolare prima di essere battuti in finale dall’Enisei. Il motto della squadra: “ci muoviamo solo in avanti e insieme”.

Israele – THE TEL-AVIV HEAT
Franchigia privata, mira a coinvolgere giocatori dell’emisfero sud. Il CEO è un israeliano che ha studiato nelle isole Fiji e l’assistant coach proviene dagli Stati Uniti.

Belgio – THE BRUSSELS DEVILS
Schiererà solo giocatori del campionato belga e membri della nazionale maggiore o della nazionale A.

Paesi Bassi – THE DELTA
Il nome della selezione olandese è ambizioso: vuole rappresentare il delta del Reno che comprende tutta l’Olanda ma anche la D di “dykes” (dighe) e “dams” (chiuse) e la lettera delta che “in fisica e matematica indica la differenza, e noi vogliamo fare la differenza!” (anche gli olandesi sanno essere sboroni). Giocherà ad Amersfoort con il sostegno economico di Skynet Worldwide Express, almeno per i primi due anni.

Portogallo – THE LUSITANOS
Franchigia portoghese controllata della federazione lusitana. Giocherà a Lisbona. La FPR spera di poter schierare una seconda franchigia nel futuro prossimo, con giocatori stranieri e sostegno privato.

Spagna – CASTILLA Y LEON IBERIANS
Non avrà il sostegno diretto della federazione spagnola e sarà un mix di tre club della regione Castilla y Leon: VRAC Valladolid, El Salvador Valladolid e Aparejadores Burgos. Si cercherà di dare priorità ai giocatori locali, rispetto agli stranieri in forza ai tre club. Come la Georgia, anche la Castilla y Leon fa della qualità e varietà dei propri vini uno dei principali motivi di orgoglio.

I romeni della Steaua Bucarest avrebbero dovuto partecipare ma hanno rinunciato quasi all’ultimo per carenze finanziarie; sono stati sostituiti da Penza.

Fattore importante: la Super Cup ricade sotto la gestione diretta di Rugby Europe, la confederazione europea. Ecco alcune dichiarazioni del presidente Morariu e del CEO Marty.

Supporto. I team saranno supportati nei piani logistici e finanziari. Il nostro obiettivo è portare il torneo a un nuovo livello, attirare più investitori e sviluppare il rugby in tutti i paesi europei.

Arriveranno franchigie dal Sud Africa? Al momento non c’è stata alcuna discussione con le squadre sudafricane, ma in futuro il torneo si svilupperà e attirerà nuovi partecipanti.

Perché non ci sono club italiani in Supercoppa? L’Italia è membro di Rugby Europe e sostiene fortemente la creazione di questo nuovo torneo. Quindi posso dire con grande certezza che in futuro i club italiani aderiranno alla Supercoppa.

E’ possibile una Supercoppa femminile? E’ possibile.

Dirette video. Stiamo lavorando duramente per digitalizzare e trasmettere le partite in diretta, ci sforziamo di raggiungere il più alto livello possibile. Il nostro obiettivo è trasmettere il torneo sia in Europa sia fuori.

Perché solo otto squadre? Al momento è il numero ottimale, ma abbiamo in programma di ampliarci in futuro a sedici squadre.

Il club vincitore otterrà la qualificazione alla Challenge Cup? Siamo in contatto con EPCR e questo tema è costantemente discusso.

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