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The Good & The Bad

babbo natale rugby
Scritto da Rugby.it

Un turno di coppa confortante, con le nostre ad un passo da due imprese sportive non indifferenti (in particolare Treviso, in 14 per gran parte dell’incontro. Purtroppo, ancora, è mancata la vittoria. Ma arriverà, arriverà…

The Good

Jack, Giacomino, Polledri. Se bazzicate i forum di rugby (dovremmo dire Il Forum di rugby…) certamente non avevate perso di vista il buon Polledri. Chi è, staranno pensando alcuni lettori? Trattasi di un italiano che ha giocato nella under 20, quindi fermato dalla nostra nazionale che all’epoca dava l’eleggibilità, e che poi era stato tentato anche dalla scalata alla nazionale della Rosa britannica (impossibile, ahilui).

Ora gioca a Gloucester dove ha collezionato non moltissimi minuti (186) ma comunque 4 apparizioni, di cui 2 da titolare. Nella partita di Parma di sabato Jack è stato tra i migliori ed è entrato anche nelle classifiche di giornata della Challenge Cup con 4 turnover conquistati. In terza linea la situazione italica è tra le più rosse non solo per l’oggi (Zanni, Furno, Negri, M’Banda, Minto, Favaro, Sarto, Steyn…) anche per il futuro prossimo (Meyer, Giammarioli, Licata, Polledri, Venditti…).

The Bad

Thomas Acquier. Non ci dite che questo suo intervento non è volontario: hai l’arbitro esattamente di fronte a te, lo vedi, non puoi non vederlo, e vai a placcarlo, per altro goffamente, mentre lui è di spalle e non può prevedere l’azione. L’arbitro poi non poteva valutare se la cosa fosse volontaria o meno, fortunatamente ci ha pensato il giudice sportivo a dare un mesetto di stop ad Acquier (noi avremmo calcato anche di più).

Se è brutta la scena, ancora peggio naturalmente sono i commenti che si leggono di chi “sposta” l’attenzione sulla posizione dell’arbitro o semplicemente lo insulta considerandolo scarso. Anche questo è il rugby di oggi.

Attenzione, caduta placcati

Parliamo dell’espulsione di Francesco Minto. Un giocatorone one one che non ci sogniamo minimamente di mettere in dubbio, anzi speriamo di rivedere la coppia di mastini con Favaro nel breve termine, magari con l’aggiunta degli altri mega molossi LG (Licata e Giammarioli).

Ma il nostro Minto nazionale ha un piccolo difettuccio: spesso concede punizioni, che in qualche caso diventano cartellini anche pesanti, come sabato scorso in coppa. Certo ci sarebbe da discutere se quel rosso era rosso, a termini strettissimissimi di regolamento forse sì, trattandosi di placcaggio a ribaltare che diventa pericoloso per la dinamica della caduta del placcato.  Diciamo che era una di quelle situazioni al limite: però San Francesco Nostro, occhio a queste cose. Sappiamo che in campo, tanto più chi nasce placcatore-lottatore da pulizie di raggruppamenti, ha quell’istinto. Purtroppo però parte della sconfitta (o della quasi vittoria) di sabato passa da quel momento critico dell’incontro.

Mete di pregevole fattura

Godetevi queste mete di pregevole fattura marcate dalle Zebre. La prima un bellissimo spostamento laterale con passaggi, off load, buchi, cambi di corse e conclusione da manuale. La seconda con un delizioso passaggio sotto le gambe di Carletto Canna che quando gioca così diventa uno spettacolo da vedere.

Quando il pilone fa l’apertura

Vorreste avere un pilone così? Uno che mentre il difensore pensa “Bon dai prepariamoci che viene a sfondare come al solito” inventa un calcettino millimetrico per l’ala? Anche noi.

Manuele Grosso

Foto d

Foto di Babbo Ovale: Stefano Del Frate.

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