Finisce la fase di preparazione per le franchigie italiane con il derby di fine estate.
Un’ottima presenza di pubblico, da fare invidia a molti match di Pro12 dei ducali, accompagna le due formazioni che si presentano in campo con diverse novità, specialmente per i bianconeri.
Anche il commissario tecnico della nazionale O’Shea e il suo collaboratore Mike Catt siedono ovviamente in tribuna, il 90% del materiale a loro disposizione nel prossimo futuro sarà schierato in campo.
Il triangolo allargato dei padroni di casa è praticamente nuovo di zecca, con il ritorno alla base di Venditti schierato all’11 e i nuovi innesti di Di Giulio e del sudafricano Greef.
Treviso schiera gran parte degli uomini della passata stagione, con la grande novità all’apertura: titolare Tommaso Allan e in panchina McKinley.
La partita:
Match che inizia decisamente improntato al tatticismo al piede, senza grande precisione o efficacia da ambo le parti.
Sono le Zebre che si prendono il campo nel primo quarto di partita: una buona gestione di Padovani mette i parmensi sul piede avanzante. In due occasioni l’apertura bianconera fissa bene la difesa e scarica al momento giusto saltando direttamente all’ala, Venditti. Nella prima occasione il potente abruzzese viene respinto al mittente, nella seconda, invece, l’ottima idea ed esecuzione di Padovani gli permette di andare in meta.
A parte un’azione prolungata nei 22 trevigiani, durante la seconda metà della partita e conclusa con un orrendo passaggio per le terre di Padovani, possiamo terminare qui l’elenco dei tentativi interessanti bianconeri.
La partita è condotta, nel bene (molto poco) e nel male Treviso.
I biancoverdi mantengono il possesso, in maniera prevedibile e poco efficace, esattamente come le Zebre, ma sono superiori in mischia e avanzanti nell’impatto. Quel poco che basta a schiacciare gli avversari, al 25′ circa, e dopo una lunga multifase permettere a McLean di marcare quasi alla bandierina.
L’agonismo sembra latitare mentre emerge uno stranissimo nervosismo che si trasforma in veloci e insignificanti baruffe.
La seconda meta della Benetton vede in superiorità numerica i trevigiani dopo il giallo, per fallo in maul, di Fabiani: è proprio in maul, con Santamaria, che i veneti portano a casa i 5 punti che fisseranno il punteggio definitivamente sul 5 a 13.
Conclusioni:
Considerando tutte le attenuanti del caso, le due squadre, tra esperimenti e condizione fisica da fine agosto, hanno messo in mostra uno spettacolo non eccezionale, ad essere buoni, davanti agli occhi di O’Shea. Una lenta, spezzettata e imprecisa sessione di autoscontri.
Gioco offensivo inesistente che permette alle difese di non sfigurare poi tanto: è anche evidente che opporsi esclusivamente a dei passamano non è una mission impossible per dei professionisti di questo livello.
Con piacere sottolineiamo i migliori gesti tecnici della partita, ovverosia la corsa di Padovani a fissare la difesa e il seguente lungo e preciso passaggio all’ala e un bel calcio tattico di McKinley che ha lasciato intravedere la grande classe di questo ragazzo.
Ritmo davvero lento ed errori a profusione, la differenza l’ha fatta la voglia e l’agonismo della Benetton che è parsa leggermente ma costantemente superiore.
Tabellino:
Zebre Rugby: 15 Gabriele Di Giulio, 14 Lloyd Greeff, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Castello, 11 Giovanbattista Venditti, 10 Edoardo Padovani, 9 Guglielmo Palazzani, 8 Federico Ruzza, 7 Maxime Mbandà, 6 Jacopo Sarto, 5 George Biagi (c), 4 Quintin Geldenhuys, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Tommaso D’Apice, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Oliviero Fabiani, 17 Sami Panico, 18 Dario Chistolini, 19 Valerio Bernabò, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Carlo Engelbrecht, 22 Derick Minnie, 23 Giulio Bisegni, 24 Andrea De Marchi, 25 Guillermo Roan, 26 Marco Susio, 27 Matteo Pratichetti, 28 Leandro Pagliarini
Mete: Venditti (16)
Conversioni:
Punizioni:
Benetton Treviso: 15 Luke McLean, 14 Angelo Esposito, 13 Andrea Pratichetti, 12 Alberto Sgarbi (c), 11 Andrea Buondonno, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori, 8 Marco Barbini, 7 Alessandro Zanni (c), 6 Francesco Minto, 5 Teofilo Paulo, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Davide Giazzon, 1 Alberto De Marchi
A disposizione: 16 Roberto Santamaria, 17 Nicola Quaglio, 18 Cherif Traore, 19 Filippo Gerosa, 20 Dean Budd, 21 Giorgio Bronzini, 22 Ian McKinley, 23 David Odiete, Tiziano Pasquali, Marco Lazzaroni
Mete: McLean (27), Santamaria (53)
Conversioni:
Punizioni: Allan (38)
Hap