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Uno sguardo sui prossimi Mondiali femminili

Written by Rugby.it

Tra quindici mesi in Irlanda con le azzurre

La cadenza quadriennale dei Mondiali a XV femminili subirà l’anno prossimo una variazione, con l’anticipo del torneo dal 2018 al 2017. La competizione sarà ospitata a fine estate a Dublino e nel nord Irlanda, con la finale allo stadio Ravenhill (“la collina del corvo”) di Belfast, capace di accogliere diciottomila spettatori.
Il numero delle partecipanti è rimasto limitato a dodici nazionali anche per la fase finale di questa edizione -nelle prime edizioni erano ammesse quattro squadre in più- e questa scelta si è al fine dimostrata saggia poiché il campo delle iscritte alle qualificazioni si è rivelato ancor più esiguo del previsto: solo venti nazioni, tra le quarantotto che compongono il ranking internazionale, saranno coinvolte nei Mondiali 2017, con sette squadre qualificate di diritto e tredici in lotta nelle qualificazioni.
L’Italia è una delle due nazionali che ha già raggiunto sul campo la qualificazione, grazie a un egregio comportamento negli ultimi due Sei Nazioni: le azzurre, guidate da Sara Barattin e Manuela Furlan, tornano alla competizione iridata dopo tre edizioni di assenza e già vederle in campo sarà una festa.

La situazione delle qualificazioni

Qualificate di diritto (le prime sette dell’ultima edizione): Inghilterra, Canada, Francia, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Irlanda
Qualificate tramite il Sei Nazioni: Italia e Galles
Qualificazione oceanica (un posto a disposizione): Samoa v Fiji
Qualificazione asiatica (un posto a disposizione): Giappone v Hong Kong
Qualificazione europea (un posto a disposizione): Scozia v vincente prequalificazioni
Pre-qualificazioni europee (valide anche come campionato continentale, 4-16 ottobre 2016 a Madrid): Spagna, Olanda, Russia, Belgio, Svizzera, Rep.Ceca

Impoverimento

Nessuna squadra africana o sudamericana parteciperà alle qualificazioni, dimostrazione del fatto che il XV femminile, nonostante il successo delle ultime due edizioni dei Mondiali, si sta contraendo. I timori di chi vedeva nell’avvento del 7s un pericolo per il formato tradizionale si sono per ora rivelati esatti: il rugby a sette ha considerevolmente aumentato il numero di rugbiste nel mondo ma ha fatto lievemente calare il già limitato numero di giocatrici a XV, mettendo in crisi alcune squadre di buona tradizione. Il Kazakhstan si è ritirato dalle qualificazioni preferendo concentrarsi sul 7s, il Sud Africa farà altrettanto anche se la decisione non è ancora ufficiale, la stessa via è stata intrapresa ormai da anni da nazioni come Germania, Finlandia e Svezia.

Albo d’oro mondiali

1991 Stati Uniti (Italia 7°)
1994 Inghilterra
1998 Nuova Zelanda (Italia 12°)
2002 Nuova Zelanda (Italia 12°)
2006 Nuova Zelanda
2010 Nuova Zelanda
2014 Inghilterra

foto: Uzoamaka Okoro, giocatrice americana nel giro delle Eagles, impegnata contro la Repubblica Ceca in un recente test giocato con la sua squadra universitaria delle “Brown Bears”

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