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La Francia e l’Inghilterra all’ultima chiamata

Written by Rugby.it

Le scelte dei tecnici di Francia e Inghilterra per l’ultimo hurrà

Toccherà a quelle due, quelle che si confrontano su un campo più o meno dall’epoca della Guerra dei cent’anni, chiudere questa edizione post-mondiale del 6 Nazioni. Ci arrivano con obiettivi diversi, ideali e anche un po’ venali. Si perché i bianchi di Eddie Jones, che al primo colpo si porta a casa subito due trofei importanti (6 Nazioni e Triple Crown), inseguono un obiettivo, quello del grande slam, che oltre al forte valore simbolico porta in dote anche un discreto carico di quattrini (è previsto un extra-premio specifico per il grande slam), mentre i franzosi di Guy Noves sperano di poter vincere un match reso prestigioso dal fatto di poter battere i neocampioni freschi freschi e, in fondo, lottano per difendere quegli stessi quattrini: l’extrabonus previsto per il grande slam, infatti, è ricavato sottraendo una quota a tutte le altre cinque. Ergo, se gli inglesi fanno il grande slam sottraggono soldi a…tutti noi; un buon motivo per guardare questa sfida con un berretto frigio in testa, un blanc des blancs nel flute e una baguette sottobraccio.

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I cambi di Guy Noves riguardano la terza linea dove Bernard Le Roux prende il posto di Camara e Loann Goujon va a terza centro con spostamento di Chouly a blindside. Per il resto è confermato lo starting XV sceso in campo la scorsa settimana a Murrayfield. Il tecnico dei bleus dichiara: “Abbiamo bisogno di freschezza fisica e mentale per la partita di sabato. Credo nella mia squadra e sono sicuro che può affrontare grandi sfide e fronteggiare la potenza degli inglesi: è vero che siamo una squadra giovane, ma abbiamo piena fiducia nelle nostre potenzialità“.

La formazione:

Francia: 15 Scott Spedding, 14 Wesley Fofana, 13 Gaël Fickou, 12 Maxime Mermoz, 11 Virimi Vakatawa, 10 François Trinh-Duc, 9 Maxime Machenaud, 8 Loann Goujon, 7 Bernard le Roux, 6 Damien Chouly, 5 Yoann Maestri, 4 Alexandre Flanquart, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Jefferson Poirot
A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Uini Atonio, 18 Xavier Chiocci, 19 Paul Jedrasiak, 20 Wenceslas Lauret, 21 Sébastien Bézy, 22 Jules Plisson, Maxime Médard

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Dal ritiro dei neocampioni arriva la conferma della “punizione” (decisamente blanda, sproporzionatamente blanda) che Eddie Jones ha deciso per Joe Marler: partirà dalla panchina, senza neanche una tiratina d’orecchie. Al suo posto partirà a sinistra Mako Vunipola, anche se il coach australiano ci ha tenuto a parlare di semplice avvicendamento tecnico: “Nessun provvedimento disciplinare per quanto accaduto la settimana scorsa con Samson Lee”. Insomma, Marler potrà continuare ad insultare chi gli pare senza che il suo tecnico se ne impressioni troppo. L’altro unico cambio riguarderà la maglia numero 9 che Ben Youngs lascia a Danny Care. Dice Jones “Abbiamo portato in lista i migliori 23 per ottenere il risultato che vogliamo. Chiaramente siamo contenti di aver vinto, ma questa contentezza non deve farci togliere il piede dal pedale del gas. Il nostro obiettivo deve essere quello di vincere sempre e comunque e di diventare la squadra più dominante d’Europa. Non si può sottovalutare nessun avversario in un Test Match di rugby: la Francia è un brutto cliente, ma noi andiamo a Parigi pieni di fiducia e fame per portare via tutto.

La formazione:

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Jack Nowell, 10 George Ford, 9 Danny Care; 1 Mako Vunipola, 2 Dylan Hartley, 3 Dan Cole, 4 Maro Itoje, 5 George Kruis, 6 Chris Robshaw, 7 James Haskell, 8 Billy Vunipola.
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Kieran Brookes, 19 Joe Launchbury, 20 Jack Clifford, 21 Ben Youngs, 22 Manu Tuilagi, 23 Elliot Daly

jpr

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