Contro i Warriors Benetton soffre, ma stavolta non sbraca: finisce 31-14
Un Benetton Treviso che, stavolta, riesce a tornare sconfitto, ma indiscutibilmente vivo, dalla tana di una delle squadre più forti del Pro12 e, probabilmente, una delle grandi d’Europa. Alzi la mano chi, alla vigilia della partenza per la Scozia, non era convinto che i biancoverdi opachi di questo scorcio di stagione sarebbero tornati a casa con un punteggio umiliante e definitivo. Invece i ragazzi di coach Crowley devono soprattutto recriminare con sé stessi per un primo tempo troppo remissivo ed in balia del gioco veloce dei padroni di casa, mentre, nella seconda frazione del match, è stato possibile vedere un confronto equilibrato che, forse, avrebbe potuto portare anche qualche soddisfazione in più.
La partenza, come detto, è stata nel più puro stile Warriors: i formidabili 15 di Gregor Townsend hanno aggredito a morsi la partita sin dal calcio d’avvio mettendo immediatamente alle corde i Leoni. Dopo 9’ di cariche continue e pick&go furibondi è Jonny Gray a trovare lo spiraglio per la prima marcatura che Finn Russell converte per il 7-0. Ma dopo la prima marcatura il match non cambia: Treviso non ha possesso, difende e lo fa in maniera piuttosto passiva ed “indietreggiante”. Niente di meglio per una squadra aggressiva, tecnica e veloce come i Warriors che diventano incontenibili se l’avversario non prova a “mangiargli” un po’ di spazio. Così una splendida e veloce manovra libera Tommy Seymour che attira su di sé la difesa per poi scaricare su Mark Bennett per il quale è un giochetto fare gli ultimi metri e depositare l’ovale oltre la linea e siglare il 12-0 al 13’. A questo punto Treviso prova a reagire e, finalmente, riesce a farlo palla in mano e nella metà campo scottish; al culmine di una buona fase di possesso è Dean Budd a produrre un buon affondo nei 22 e a prepararsi a lanciare l’accorrente Odiete. L’ala trevigiana viene però placcata senza palla da Alex Dunbar proprio mentre stava per raggiungerla e schiacciarla in meta: l’arbitro Wilkinson, giustamente, concede un penaltry ai biancoverdi e spedisce Dunbar in sin bin. La trasformazione di Ian McKinley, al 23’, riduce il gap a soli 5 punti e, con la superiorità numerica, sembrano aprirsi buone prospettive. Ma la risposta dei Warriors è immediata e davvero da grande squadra: una splendida iniziativa personale di Henry Pyrgos, una classica azione da mediano di mischia, libera meravigliosamente Rory Hughes aprendogli davanti una prateria e la meta è un gioco da ragazzi. L’illusione di Treviso è durata solo un paio di minuti e, al di là del riconoscimento dell’indubbiamente bellissima azione dei guerrieri non si può non stigmatizzare la poca reattività dei Leoni. Il punteggio con la trasformazione va sul 19-7 e, ormai, il tempo della superiorità numerica è stato completamente sciupato. Infatti Alex Dunbar rientra in campo e si prende la soddisfazione di siglare la meta del bonus: il forte centro del cardo rompe di prepotenza due placcaggi e, allo scadere, va in meta permettendo a Russell di chiudere il primo tempo sul 26-19.
Un vero peccato che Treviso non sia riuscita a dare continuità alla propria azione dopo la meta tecnica ed in superiorità numerica, ma non si possono certo disconoscere i grandi meriti e le indiscutibili qualità della squadra di Gregor Townsend: l’efficacia e la bellezza del gioco dei Warriors spiegano piuttosto bene i motivi per cui la SRU ha deciso che sarà lui il futuro tecnico della nazionale del cardo.
Il secondo tempo inizia allo stesso ritmo e con le stesse trame con le quali si era chiuso il primo: il pallino è totalmente in mano ai Warriors che hanno già conquistato i punti che volevano e che vogliono solo mettere la parola fine al match con la meta della sicurezza. Meta che arriva già al 48’ con l’ennesima manovra veloce che, già in prima fase, permette a Rory Hughes di siglare la doppietta che gli varrà l’assegnazione del MoM. Sul 31-7 i Warriors si ritengono soddisfatti e tirano i remi in barca in maniera evidente. Townsend da il via alla girandola dei cambi per risparmiare i suoi, ritenendosi ormai pago del risultato e stimando impossibile una remuntada trevigiana. Così il Benetton può respirare ed appropriarsi degli spazi e dell’andamento lento che i sazi Warriors gli concedono. E’ Davide Giazzon a prendersi la soddisfazione della marcatura concludendo una maul partita da una touche nei 5 mt al 64’ che Tommy Allan converte fissando il punteggio sul definitivo 31-14. Da qui alla fine è solo Treviso, ma senza particolari pericoli per i padroni di casa che si limitano ad un magnanimo laissez faire fino alla fine.
Poteva andare peggio? Si sicuramente; i Warriors sono, probabilmente, la squadra più forte dell’intero torneo ed una sconfitta così non si può certo valutare in modo troppo negativo. Certo il rammarico della superiorità inutilizzata nel primo tempo e la partenza troppo timorosa hanno avuto il loro peso. Comunque prendiamo quel poco di buono che possiamo portare a casa da questa trasferta e cerchiamo di costruirci sopra quel po’ di convinzione per tentare una possibile impresa a Monigo contro i Blues la prossima settimana. Un’occasione da cerchiare in rosso, anzi, speriamo, in biancoverde, sul calendario.
I Tabellini:
Glasgow, Scotstoun Stadium – 28 ottobre 2016
Settimo turno di Guinness Pro12: Glasgow Warriors – Benetton Treviso 31-14
Glasgow Warriors: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Mark Bennett, 12 Alex Dunbar, 11 Rory Hughes, 10 Finn Russell, 9 Henry Pyrgos, 8 Ryan Wilson, 7 Simone Favaro, 6 Josh Strauss, 5 Jonny Gray, 4 Tim Swinson, 3 Sila Puafisi, 2 Pat MacArthur, 1 Alex Allan
In panchina: 16 Corey Flynn, 17 Djustice Sears-Duru, 18 D’Arcy Rae, 19 Brian Alainu’uese, 20 Langilangi Haupeakui, 21 Ali Price, 22 Pete Horne, 23 Lee Jones
Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 David Odiete, 13 Tommaso Iannone, 12 Alberto Sgarbi, 11 Andrea Pratichetti, 10 Ian McKinley, 9 Tito Tebaldi, 8 Abraham Steyn, 7 Alessandro Zanni, 6 Dean Budd, 5 Marco Fuser, 4 Filippo Gerosa, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Nicola Quaglio
In panchina: 16 Davide Giazzon, 17 Federico Zani, 18 Tiziano Pasquali, 19 Francesco Minto, 20 Marco Barbini, 21 Edoardo Gori, 22 Tommaso Allan, 23 Angelo Esposito
Arbitro: David Wilkinson
Marcatori: 9′ m. Gray tr. Russell, 13′ m. Bennett, 24′ m.t. tr. McKinley, 28′ m. Hughes tr. Russell, 39′ m Dunbar tr. Russell, 47′ m. Hughes, 64′ m. Giazzon tr. Allan
jpr