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La Superlega piemont… cioè, no, sudamericana

Sia il Penarol sia i Selk’nam hanno un legame storico con il nord-ovest dell’Italia

Domani sera alle 21 in diretta youtube i Selk’nam (Cile) e i Ceibos (Argentina) si affronteranno a Santiago nella seconda giornata della prima edizione della Super Lega Sudamericana. Entrambe le squadre hanno vinto nel turno inaugurale: i Ceibos argentini abbastanza facilmente contro i paraguaiani Lions, i Selk’nam cileni a sorpresa in casa degli uruguaiani del Peñarol. Quest’ultimo club, famoso soprattutto per la sua sezione calcistica, prende il nome dalla cittadina piemontese Pinerolo (“Pinarol” in dialetto torinese), dalla quale proveniva l’emigrante che nella seconda metà del ‘700 fondò il sobborgo di Montevideo poi chiamato appunto Peñarol.

Ma anche la prima avversaria del Peñarol in questa Superlega, la franchigia dei Selk’nam, ha nel proprio nome un qualche antico legame con l’Italia e in particolare, di nuovo, con il Piemonte. I Selk’nam erano il popolo che abitava la Terra del Fuoco prima della colonizzazione europea, giunta laggiù con qualche secolo di ritardo rispetto al resto del continente; vivevano in condizioni difficili, in una terra fredda e in uno stato di semi-nomadismo. Fra gli esploratori-missionari che tra fine ‘800 e inizio ‘900 intrecciarono solidi contatti con i Selk’nam il più importante è considerato un prete italiano: Alberto de Agostini, fratello maggiore di Giovanni, il fondatore della casa editrice geografica De Agostini. Alberto De Agostini era nato nel 1883 a Pollone, un paesino ai piedi delle montagne vicino a Biella; entrato presto in seminario, chiese poco dopo essere stato nominato prete di venir assegnato alle lontane terre dell’estremo Sud America, ancora quasi vergini sia dal punto pastorale sia da quello dell’esplorazione geografica. Colto scienziato e appassionato viaggiatore, il De Agostini esplorò le regioni più a meridione del Cile e dell’Argentina; percorse preferibilmente le catene montuose, essendo lui provetto alpinista e infatuato della montagna grazie all’infanzia trascorsa al piè dei monti del Piemonte. Ma il suo contributo più importante fu culturale: il prete di Pollone raccolse una quantità impagabile di nozioni sulle popolazioni di quelle terre, compresi i Selk’nam, registrandole in fotografie, filmati e libri. La maggior parte delle conoscenze che abbiamo oggi sui Selk’nam sono dovute al suo lungo e appassionato lavoro.

La storia dei Selk’Nam spiegata in 4 minuti da un bel cartone animato in lingua spagnola

De Agostini (nella foto sotto al titolo è ritratto insieme a un abitante della Terra del Fuoco, nel 1923) fu una delle poche persone che osarono criticare pubblicamente il trattamento riservato ai Selk’nam. Vanamente. I pochi Selk’nam scampati all’impatto con la colonizzazione furono forzatamente inglobati nel nuovo ordine e indirettamente condannati a una rapida estinzione. L’ultimo Selknam “purosangue” morì nel 1995; l’ultima persona con metà origini Selk’nam, una scultrice, se ne andò nel 2004.
Il Museo della città di Punta Arenas è intitolato a De Agostini, così come un fiordo lungo 35 km e soprattutto come il terzo Parco Nazionale cileno per estensione, che si trova nella punta meridionale della Terra del Fuoco.

Le nostre squadre preferite nella Superlega Sudamericana saranno insomma il Penarol e i Selknam, anche se le tracce dell’arrivo di italiani sono tuttora facilmente visibili nell’intero continente. La classifica del torneo vede al momento i Ceibos (Arg) con 5 punti, Selk’nam (Chi) 4 punti, Penarol (Uru) 1 punto, Olimpia Lions (Par) 0 punti, Corinthians (Bra) 0 punti, Cafeteros (Col) fuori graduatoria (entreranno in competizione più avanti). In questo turno: Olimpia Lions-Corinthians (stanotte all’1) e Selk’nam-Ceibos (domani, sabato, alle 21),

Cile e Argentina meridionali; in basso sulla sinistra si nota facilmente il Parco Nazionale “De Agostini”
Una mappa parziale del Piemonte, con segnate in basso Pinerolo e in alto Pollone

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